Cronaca

Blitz neofascista in tribuna: 6 tifosi dell'Asd Ardita aggrediti con spranghe e bastoni

ROMA, 16 NOVEMBRE 2014 - Un normale pomeriggio di sport si è trasformato in un pomeriggio di violenza inaudita. Questo quanto accaduto dopo le 16 di oggi sul campo di gioco del Magliano Romano, sulla via Flaminia, dove era in corso la partita valida per il campionato di Terza categoria tra la squadra locale e l’Asd Ardita San Paolo di Roma.

Intorno al 15esimo minuto del primo tempo, infatti, circa 40 persone incappucciate di tutto punto hanno fatto irruzione in tribuna iniziando a colpire armati di spranghe e bastoni i supporter dell’Ardita San Paolo. A causa dei colpi ricevuti alla testa, un tifoso è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Monterotondo, mentre altri cinque sono stati trasportati col codice giallo. In tre hanno riportato fratture alle braccia ed uno dovrà subire un intervento chirurgico per ridurre la frattura scomposta. La partita è stata sospesa.

Quanto accaduto non ha tuttavia matrici sportive, bensì politiche. Gli aggressori sarebbero con ogni probabilità dei neofascisti e come noto i tifosi dell’Ardita sono da sempre di sinistra. Difficile capire le ragioni di tale azione violenta.[MORE]

«Durante la partita di oggi - si legge nel comunicato pubblicato sul profilo Facebook dell'Ardita - abbiamo subito un'aggressione sugli spalti da parte di persone a volto coperte e armate di spranghe e bastoni. Questi fatti ci lasciano attoniti in quanto non comprendiamo le motivazioni alla base di tale gesto. Questa è la terza stagione che ci vede protagonisti all'interno dei campionati federali, nei quali abbiamo sempre riscosso un notevole successo in termini di partecipazione e consenso dimostratoci anche dalle società calcistiche incontrate sul nostro cammino. In conclusione, questo attacco è da considerarsi rivolto non soltanto a noi bensì a tutte le società che promuovono un modello differente di sport e a tutte quelle realtà sociali che operano nei territori di Roma e limitrofi».

(Immagine da tribunodelpopolo.it)

Giovanni Maria Elia