Cronaca

Blitz contro narcotrafficanti: 22 arresti. In manette i boss del quartiere Paternoster e Salea

MILANO, 29 Novembre 2011 - 22 ordinanze di custodia cautelare e una serie di perquisizioni: questo il risultato della terza fase di un'inchiesta per traffico di stupefacenti, condotta dai carabinieri di Milano a partire dal 2006. Pezzi grossi della malavita del capoluogo lombardo sono finiti in manette.[MORE]
La prima tranche dell'indagine aveva individuato tre organizzazioni criminali distinte di provenienza campana e pugliese che, attraverso mediatori internazionali, acquistavano ingenti quantitativi di droga tra Marocco e Spagna per rivenderla sulle piazze di Milano e provincia. L’operazione Pavone ha così disarticolato un pezzo importante della criminalità organizzata più spietata.

I due gruppi criminali «decapitati» lunedì mattina facevano riferimento a Mario Loris Salea (già in carcere) e a Francesco Crisafulli, ucciso in un agguato a Quarto Oggiaro nel 2009. Quest'ultimo era il fratello maggiore dei più noti Alessandro e Biagio, detto "Dentino", storico esponente della malavita milanese e al vertice di un gruppo criminale egemone nella commercializzazione della droga nel quartiere, condannato all'ergastolo per omicidio. Dopo la morte di Francesco Crisafulli gli subentrò Manuele Paternoster, in stretto contatto con i fratelli Francesco e Antonio Zagari, originari di Reggio Calabria e arrestati lunedì mattina. Salea, oltre a rifornire di cocaina il gruppo di Crisafulli, agiva per conto proprio in società con Innocenzo Tummolo, acquistando diversi chili di cocaina da Paolo Salvaggio e Francesco Petrelli, anche loro finiti dietro le sbarre lunedì mattina.

Stefano Villa