Cronaca
Blitz carabinieri a Roma e Latina, smantellata 'banda di Rosetta'
ROMA, 20 APRILE - Blitz dei carabinieri all'alba contro i parcheggiatori abusivi tra le provincie di Roma e Latina, smantellata la 'banda di Rosetta'. A seguito dell'operazione dei militari del nucleo operativo della Compagnia di Roma Eur denominata 'Tax offer' tre persone sono finite agli arresti domiciliari e per altre otto e' scattato il divieto di dimora nel comune di Roma con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. [MORE]
Si tratta di undici parcheggiatori abusivi, 4 donne e 7 uomini, indagati a vario titolo per il reato di associazione per delinquere finalizzata all'invasione di terreni e all'estorsione, al favoreggiamento della prostituzione e all'immigrazione clandestina. A capo del sodalizio, una donna 71enne di origini calabresi (detta "Rosetta") che gestiva l'attivita' in "maniera imprenditoriale" coordinando i compartecipi, assegnando a ciascuno le aeree di "parcheggio" di competenza, riscuotendo gli incassi dai sodali e disciplinando le intimidazioni nei confronti dei concorrenti o di parcheggiatori inadempienti.
- Il provvedimento cautelare e' stato emesso dal gip del tribunale di Roma, al termine di una complessa attivita' d'indagine diretta dal gruppo della procura della Repubblica coordinato dal procuratore aggiunto Lucia Lotti che si occupa, tra l'altro, di reati gravi contro il patrimonio. L'indagine, avviata nel mese di ottobre del 2014, supportata da attivita' tecniche, documentazioni video-fotografiche e servizi di pedinamento svolti a riscontro, ha consentito di documentare l'operativita' di un sodalizio criminale dedito all'esercizio abusivo, in modo professionale e organizzato, del servizio abusivo di parcheggio a pagamento in diverse aree pubbliche della capitale, prevalentemente nelle adiacenze del Palalottomatica, del Verano e del quartiere Eur.
Nel corso delle indagini sono state accertate le intimidazioni da parte del gruppo criminale che allontanava con violenza eventuali parcheggiatori concorrenti per ottenere l'egemonia nel controllo delle aree pubbliche costringendo quindi gli automobilisti all'indebito pagamento di piccole somme di denaro per il parcheggio dei veicoli. Inoltre, gli indagati gestivano alcuni appartamenti nel comune di Pomezia e in zona Torpignattara del quartiere Casilino che affittavano "in nero" ad extracomunitari clandestini per l'esercizio dell'attivita' di prostituzione favorendone quindi la permanenza illecita nel Paese: si tratta di tre transessuali e una donna, tutti di nazionalita' brasiliana, che esercitavano l'attivita' di prostituzione versando al gruppo criminale un cospicuo corrispettivo per l'affitto degli immobili.