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Morte di Bin Laden: Obama si rifiutò di assistere in diretta al blitz nel suo nascondiglio
WASHINGTON, 15 AGOSTO 2013 – Il 2 maggio 2011, giorno in cui il terrorista saudita Osama bin Laden perse la vita nel corso della cosiddetta Operation Neptune Spear è un giorno fondamentale nell’immaginario collettivo di tutti gli americani, eppure, il Presidente statunitense Barack Obama, che autorizzò l’operazione che portò alla morte dello “sceicco del terrore”, non riuscì a guardare in diretta il blitz nel nascondiglio del fondamentalista islamico.
A rivelarlo è Reggie Love, ex assistente del Presidente durante il suo primo mandato, durante un suo intervento all’Università della California: «La maggior parte delle persone erano nella Situation Room - ha dichiarato Love - Ma Obama ha detto "Non voglio restare qui, non posso sopportare di guardare tutto questo". Così lui, io e il fotografo ufficiale della Casa Bianca, Pete Souza, abbiamo dovuto giocare 15 partite a carte (ndr)».[MORE]
Il primo cittadino statunitense non è quindi riuscito ad assistere in diretta alla morte dell’uomo responsabile di aver impresso sul volto degli USA una delle cicatrici più profonde del secolo e ha preferito lasciare la sala operativa sotterranea della Casa Bianca per giocare, in una sala da pranzo privata accanto allo studio ovale, quindici partite di carte nella straziante attesa del risultato dell’operazione.
(fonte www.ilmessaggero.it)
(foto rivista.energie9.org)
Elisa Lepone