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Bilancio Ue, per la prima volta Italia si astiene
BRUXELLES, 17 NOVEMBRE – Per la prima volta l'Italia non vota a favore del bilancio comunitario annuale, si è astenuta sulla proposta di compromesso finale raggiunto tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue sul bilancio per il 2017 e che prevedrebbe 157,9 mld in impegni e 134,5 mld in pagamenti, pari rispettivamente a un aumento dell'1,7% e a una riduzione dell'1,6% rispetto allo scorso anno. [MORE]
L’accordo, raggiunto grazie alla proposta di compromesso finale presentata dalla Presidenza slovacca ed accettata dal Parlamento europeo concorda con le esigenze italiane per quanto riguarda il finanziamento aggiuntivo (700 milioni) dei programmi Erasmus, Horizon 2020 e l'iniziativa Giovani.
In crescita i fondi destinati alla gestione dei migranti e la sicurezza per i quali saranno stanziati 5,91 mld, mentre per crescita e occupazione saranno 21,3 mld. Nello specifico per i giovani ci saranno 500 mln per la Youth Employment initiative., i fondi a favore del programma Eramus aumenteranno del 19% a 2,1 mld, e l'Efsi, il fondo del Piano Juncker, avrà impegni pari 2,7 mld, (+25%).
Nonostante ciò la delegazione italiana non ha ritenuto i nuovi numeri adeguati per votare in favore, continuando sulla linea di riserva assunta nei giorni scorsi sulla revisione di medio termine del quadro finanziario complessivo 2014-2020 per rivedere gli stanziamenti per il 2017-2020.
"Siamo pronti a ogni tipo di intervento, fino al veto. Ma non vogliamo fare gli egoisti: siamo pronti a fare la nostra parte ma chiediamo da parte dell'Europa più attenzione su crescita e migranti", ha detto il premier Matteo Renzi oggi parlando a Cagliari, riferendosi al prossimo bilancio Ue.
Maria Azzarello
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