Cultura e Spettacolo
Bestiario contemporaneo: mostra aperta fino al 24 ottobre 2013
VENEZIA, 9 AGOSTO 2013 - Prosegue a Venezia fino al 24 ottobre presso il Museo di Storia Naturale la spettacolare mostra “Bestiario contemporaneo. Fra arte e scienze, artisti italiani dalla collezione ACACIA” a cura di Gemma De Angelis Testa e Giorgio Verzotti, con la direzione scientifica di Gabriella Belli.
La rassegna rientra nell'ambito del programma Muve Contemporaneo – che la Fondazione Musei Civici di Venezia ha programmato in occasione della Biennale Internazionale d’Arte 2013 – in collaborazione con l’Associazione ACACIA.In esposizione, circa trenta lavori di 15 artisti contemporanei italiani istituiscono un dialogo fra la collezione permanente di reperti di scienze naturali e le opere d’arte attuali, realizzate con diversi linguaggi: pittura, scultura, fotografia, video ed installazioni.
Percorrendo le sale del museo si procede verso un continuo confronto tra passato e presente, il cui accostamento genera interesse e meraviglia. Gli artisti in mostra: Mario Airò, Rosa Barba, Vanessa Beecroft, Gianni Caravaggio, Maurizio Cattelan, Roberto Cuoghi, Lara Favaretto, Francesco Gennari, Sabrina Mezzaqui, Marzia Migliora, Adrian Paci, Paola Pivi, Luca Trevisani, Nico Vascellari e Francesco Vezzoli, sono accomunati dall’amore e dalla curiosità per la natura e dei suoi processi, in una tensione che conduce alla riflessione, alla provocazione, all’ironia.
Di forte impatto è l’opera di Vanessa Beecroft White madonna with twins, una Madre Natura che nutre e protegge i suoi figli al di là del colore della pelle, della collocazione geografica e delle origini culturali o religiose, dove è evidente il richiamo alla forza generatrice della maternità e dell’origine africana della specie umana. Altre immagini fotografiche si scorgono nelle sale fra cui quelle di Adrian Paci e di Paola Pivi: lo scatto di Paci ritrae il cammino parallelo delle gambe nude di una donna e di un cavallo, a simboleggiare l’indagine del rapporto tra arte e natura; una metafora della cultura, che spogliata di qualsiasi artificio, ritorna alla purezza incontaminata del mondo naturale.
Paola Pivi propone invece un’immagine dalla forte carica ironica attraverso l’accostamento irrazionale di latitudini e habitat: due zebre sono state portate su una montagna innevata, fotografate ed esposte nella Galleria dei Cetacei, creando così un senso di disorientamento.
Sono “bestie” anche i protagonisti del lavoro di Maurizio Cattelan Love saves lifes (I musicanti di Brema), che ben si integra nella Collezione De Reali, dove s’incontrano animali impagliati: l’opera allude a un atto di rivolta, alla possibilità di salvezza grazie all’amore. [MORE]
Redazione