Politica

Bersani: se sono un problema, mi faccio da parte

ROMA, 2 APRILE 2013- Se il problema è Bersani, Bersani si fa da parte. C'è l'Italia, e il bene dell'Italia, al centro della conferenza stampa del Segretario del Pd al suo Partito. Mentre il leader dei democratici riassume le consultazioni, però, il Paese non può che prendere atto del fatto che, per ora, di nuovo c'è ben poco.


Profonda preoccupazione per la situazione reale dell'economia italiana, esigenze di cambiamento, ricerca di una guida: il Presidente della Repubblica ha fatto la cosa più giusta per l'Italia e l'Europa, garantendo continuità costituzionale, ricorda Bersani. Così facendo, certo, l'incarico del leader del Pd è stato riassorbito; il Partito, però, sarebbe pronto ad accompagnare i saggi, tenendo ben presente che una soluzione del genere non può reggere che per un breve periodo.[MORE]


Frecciata al Movimento 5 Stelle,e a quel 25 per cento di Parlamentari che si rifiuta di partecipare alla vita del Parlamento, possibile solo con un governo che i grillini stessi si rifiutano di votare; nuovo stop per Berlusconi, e per un governo Pd-Pdl, perchè "è bastata la parabola dell'esecutivo Monti a mostrarne l'impasse".


No anche al voto anticipato, che sarebbe un ipotesi disastrosa, si alle larghe intese del colle, ma nei limiti, okay a un incontro con Berlusconi, ma non ad Arcore; novità poche, insomma. Come dire, c'è tanto e nulla nel discorso di Bersani, che riflette di sicuro un momento più che mai caotico e nebuloso.


Ai saggi, Napolitano concede 10 giorni, per ridiscutere i problemi fondamentali, e misurare convergenze e divergenze; poi si scusa per i nomi fatti in fretta e la mancanza di donne nei gruppi di lavoro.


Ad Arcore, in gran rispolvero, i vertici del Pdl incontrano Berlusconi, mentre i sei saggi per le tematiche economico-sociali continuano la riunione in Quirinale, e il blog di Grillo tuona contro Monti, e Bersani, che poi per lui sarebbero la stessa cosa.


Il segretario del PD è pronto al sacrificio, se necessario, per dare all'Italia un governo di cambiamento (ma con chi?); a loro, in quanto primo partito, spetta la prima parola sulle proposte. Parla così, ancora una volta, Bersani; ma l'intesa, per ora, sembra lontana come non mai.

(immagine da: www.formiche.net)

Simona Peluso