Politica

Bersani non dimentica Monti: «Pronti a discutere con lui». Altero Matteoli: «Le liti sono una finta»

ROMA, 28 GENNAIO 2013 - «Sul governo, siamo pronti a discutere con Mario Monti. Starà a lui di decidersi. Non voglio che il centro sinistra sembri settario».Saranno pure momenti turbolenti, con scambi di accuse anche feroci, ma Pier Luigi Bersani non ha abbandonato l’idea di poter contare sull’appoggio di Mario Monti una volta terminate (e magari vinte) le elezioni.

Nell’intervista al quotidiano francese Les Echos, riportata da Ansa, il leader del centro sinistra dichiara apertamente chi sono i nemici: «I nostri avversari sono Berlusconi, la Lega Nord, Beppe Grillo, e tutte le forme di populismo antieuropeo». Non Monti, quindi, il cui governo, per Bersani, ha ottenuto due risultati fondamentali per l’Italia: «Evitare il precipizio e ridare al Paese un elemento di credibilità sul piano internazionale e sui mercati», anche se adesso bisogna affrontare «scelte decisive sull'economia reale, l'occupazione, le riforme politiche e civiche».[MORE]

D’altronde, è proprio Bersani a confermare i propositi di apertura da parte della coalizione da lui guidata, nonostante si dica sicuro di una vittoria elettorale ineccepibile: «Anche se abbiamo la maggioranza, vista la situazione del Paese, il centro sinistra non sarà settario e mi impegno a dialogare con le forze europeiste, non populiste e costituzionaliste».

Alle dispute tra il Professore ed il segretario Pd il senatore Altero Matteoli, candidato al Senato per il Pd, non ci ha mai creduto. Su Il Mondo il senatore smantella quello che sembra un gioco delle parti che nasconde un gioco di potere: «Un giorno litigano, un altro aprono ad una alleanza dopo il voto. La strategia è molto chiara, Bersani e Monti hanno stretto un accordo-imbroglio che prevede una scientifica spartizione del potere».

(Foto:formiche.net)

Giovanni Gaeta