Politica
Bersani attacca, Berlusconi ringhia: "Non mi dimetto affatto"
Cervere, 25 settembre 2011 - Un’assenza che conta, dice Casini a proposito del governo. E Bersani getta acqua al suo mulino, affermando che il Partito Democratico,[MORE] consapevole delle sue responsabilità, è pronto a fare da cuscinetto per un governo di transizione, a patto che il Premier capisca che non può più stare al vertice. Ma Berlusconi questa canzone non vuol sentirla, anzi, afferma che non solo non si dimetterà e che il centrodestra rimane vivo e vegeto, ma che tra pochi giorni si ripartirà con altre riforme con una maggioranza coesa.
Lo dice in una località vicino Cuneo, CERVERE, ad una manifestazione che il suo amico Enrico Costa, ha organizzato per il PdL, per collegamento telefonico. Si sente in una barca in cui anche i comunisti tentano di decidere il passo di marcia: il problema però , tuona, “non c’è nessun comunista con il quale intraprendere un discorso serio”.
Il risanamento dei conti pubblici è costato una settimana di fatica (per una manovra di 54 miliardi nrd) e ora il compito di Berlusconi è rivolgersi ai cittadini e riprendersi quella fiducia che ben sa, ha perso in tutto questo tempo di emergenze, inchieste, giornalisti all’attacco, PM in escandescenza.
Anna Ingravallo
In foto, una vignetta con Bersani in primo piano, di fonte www.libero-news.it