Politica

Berlusconi/Bossi, intesa su lettera Ue

ROMA, 26 OTTOBRE 2011 – Si è chiuso stanotte a Palazzo Grazioli l'incontro tra Berlusconi e Bossi, in vista del vertice europeo di oggi. Il presidente del Consiglio, infatti, è atteso oggi a Bruxelles per rispondere all'ultimatum dell'Unione europea sulle misure del governo italiano per lo sviluppo. Quello raggiunto da Berlusconi e dal leader della Lega, più che un accordo, è un compromesso minimo sul fronte delle pensioni, un salvavita momentaneo del governo, più volte a un passo dalla caduta.[MORE]

Nelle quindici pagine della lettera, come unica misura sulla previdenza, figura l'equiparazione dell'età pensionabile delle donne nel settore privato a quelle del settore pubblico: si lascerà il lavoro a 67 anni, con un aumento graduale che sarà completato nel 2026, così come anticipato a Ballarò dal ministro Gelmini.

Berlusconi illustrerà all'Unione Europea anche tutti gli sforzi compiuti fino ad oggi dall'Italia, a partire dalle manovre correttive già varate dal Governo fino a tutta una serie di interventi già calendarizzati. Il presidente del Consiglio mostrerà gli interventi che vanno dalle grandi opere, alle infrastrutture fino ad un piano articolato di liberalizzazioni e di lotta all'evasione, oltre ad una spiegazione dettagliata della sostenibilità del sistema previdenziale.

L'ok del Carroccio dato all'inserimento nel documento da presentare a Bruxelles dell'innalzamento dell'età pensionabile per le donne a 67 anni come obiettivo da raggiungere nel 2026, avrebbe fatto esprimere, a quanto raccontano alcuni presenti, soddisfazione da parte del capo del Governo. Per il premier, questa intesa allontana lo spettro della crisi di governo e, insieme alle misure da presentare, favorirà il via libera dei leader europei, cementando la maggioranza.
“Una strada l'abbiamo trovata, dobbiamo vedere cosa dice l'Europa”, ha detto al termine dell'incontro Umberto Bossi, per poi ribadire: “Resto sempre pessimista”.

 

Lidia Tagnesi