Politica
Berlusconi sul post Polverini: Il Pdl non è allo sbaraglio
ROMA, 25 SETTEMBRE 2012 - In un'intervista rilasciata all'Huffington Post, in riferimento alle dimissioni di Renata Polverini, Silvio Berlusconi ha dihiarato, "Apprezziamo la scelta di Renata Polverini, che pur non avendo compiuto nulla di immorale né di illegittimo, ha ritenuto, di fronte alle gravi emergenze venute alla luce nell'utilizzo dei fondi pubblici, di consentire con le sue dimissioni un cambiamento dell'amministrazione".
Continua Berlusconi, "Rinnovamento? Quel Fiorito non è una faccia vecchia, ha 41 anni anche se gliene davo 60. Certo che bisogna immettere personalità nuove, ma non sempre basta essere giovani. Bisogna essere giovani e capaci, giovani e professionali. L'unica cosa da evitare è il professionismo della politica, quello di chi ha alle spalle trent'anni in Parlamento e quando va in televisione la gente non ne può più. Io vorrei che in televisione andassero solo i giovani".
L'ex premier parla poi del governo Monti, sostenendo che, "Purtroppo nel momento in cui si doveva accompagnare l'austerità con la crescita, ha pesato sul governo Monti il condizionamento della sinistra: i veti del Pd sulla riforma del mercato del lavoro hanno interrotto l'azione riformatrice. Il professor Monti ha preferito aumentare le tasse invece di rimettere in moto produzione e consumi. E noi abbiamo assunto un doveroso atteggiamento critico verso una politica ormai esclusivamente recessiva", aggiungendo, "Vorremmo più coraggio. Avergli dato fiducia e averlo sostenuto finora in Parlamento dimostra la lealtà, la serietà e la coerenza con cui abbiamo voluto onorare la scelta ''patriottica'' delle dimissioni a novembre. Fermi restando rigore nei conti e pareggio di bilancio, è ora opportuno che il governo Monti cambi il passo della politica economica, puntando allo sviluppo". [MORE]
Poi tira un po' le somme su quanto fatto fino ad ora dal suo successore, "Il professor Monti era sulla carta il miglior presidente del Consiglio per un governo d'emergenza che avesse l'appoggio sia della maggioranza sia dell'opposizione e potesse fronteggiare al meglio la crisi. Io per primo lo avevo indicato a suo tempo come commissario europeo, e a Bruxelles non ci ha deluso. A palazzo Chigi è partito bene, con una politica di continuità rispetto a leggi di bilancio, riforme e provvedimenti assunti dal mio governo in accordo con l'Europa nella lettera di impegni, e relative scadenze del 26 ottobre 2011, approvata dal Consiglio europeo la sera stessa in cui è stata inviata".
Secondo Berlusconi sarebbe stata la sinistra ad aver frenato l'azione di Monti, "Purtroppo nel momento in cui si doveva accompagnare l'austerita' con la crescita, ha pesato sul governo Monti il condizionamento della sinistra: i veti del Pd sulla riforma del mercato del lavoro hanno interrotto l'azione riformatrice. Il professor Monti ha preferito aumentare le tasse invece di rimettere in moto produzione e consumi. E noi abbiamo assunto un doveroso atteggiamento critico verso una politica ormai esclusivamente recessiva".
In merito alla sua possibilità di partecipare alle primarie del Pdl, Berlusconi replica, "Non ho mai avuto difficoltà a mettermi in gioco e a competere con altri", dicendosi disponibile a sostenere un'altro candidato, "Certamente sì, e con tutto il cuore".
Infine, riguardo al Movimento 5 Stelle e al suo leader Beppe Grillo, l'ex presidente del Consiglio afferma, "Non è riuscito a proporre qualcosa di costruttivo, e soprattutto non sarebbe proprio in grado di governare. L'Italia non ha bisogno in questo momento di salti nel buio, ma di una guida esperta e capace. E' significativo che i candidati grillini preferiscano non apparire in pubblico, non confrontarsi. Tra loro ci sono giovani animati da una sincera volontà di impegnarsi nella vita civile e questo è un bene, vanno rispettati. Ma hanno poco a che fare con Grillo, che resta uno straordinario istrione e nella vita ha costruito soltanto un successo teatrale".
E poco fa, appena arrivato alla stazione Termini a bordo di un Frecciarossa, ai giornalisti presenti ha ribadito, "No, non siamo (il Pdl) allo sbaraglio".
(Fonte: Ansa, Adnkronos)
Rosy Merola