Politica

Berlusconi stempera il clima, non credo ci saranno difficoltà

Roma, 3 maggio 2011 - Premier  apre alla mozione della Lega sulla Libia e stempera il clima di tensione nella maggioranza alla vigilia dell'esame in aula alla Camera, tanto da sentirsi in grado di assicurare: "non credo ci saranno difficoltà per il governo". "La Lega, che e' componente del governo, ha presentato una mozione. Trovo la mozione una presa di posizione ragionevole che si potra' approvare integralmente o modificarla in parte, ma il senso della mozione e' da condividere" ha detto il presidente del Consiglio giungendo al Tribunale di Milano per il processo Mediatrade.[MORE]

Da Gallarate gli fa eco Umberto Bossi: "Berlusconi non e' scemo: non vota per far cadere il governo".
E intanto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo aver assicurato di non avere un ruolo nella gestione parlamentare della vicenda libica, ha smentito anche di aver telefonato a Pierluigi Bersani per suggerire al Pd un comportamento responsabile. E in una nota ha ricordato le sue valutazioni sulla crisi libica in linea con la risoluzione dell'Onu e ha precisato: "resta esclusiva responsabilita' del governo e del Parlamento la decisione circa gli sviluppi dell'adesione gia' data dall'Italia agli indirizzi formulati e alle misure autorizzate da quella risoluzione".

Berlusconi, annuncia il direttore della Padania, potrebbe incontrare il leader leghista Umberto Bossi gia' oggi e nel pomeriggio la Lega si e' riunita in via Bellerio per un'esame della situazione. Di certo c'e' il vertice dei capigruppo parlamentari di Pdl, Lega e Responsabili, in calendario per domani, durante la quale, annuncia Maurizio Gasparri, si cerchera' di dar vita a una mozione condivisa.

La decisione e' stata presa nel vertice di stamane del Pdl a palazzo Chigi con il sottosegretario Gianni Letta e i ministri Franco Frattini e Ignazio La Russa. Intanto l'opposizione attacca. Dario Franceschini, capogruppo Pd alla Camera, conferma la presentazione della mozione Pd che "portera' in aula un momento di chiarezza" e "fara' emergere le contraddizioni o le ritirate improvvise della maggioranza".

E Pierluigi Bersani rincara la dose e accusa il governo di "renderci ridicoli davanti al mondo, collegando la posizione del Paese con equilibri che possono essere capiti solo a radio Padania e negli stretti dintorni: se e' cosi' noi non ci stiamo. Esiste un profilo di dignita' che non puo' essere venduto in nome di equilibri di coalizione.

C'e' una spaccatura ed uno scambio di dialoghi che presentano un Paese che tiene il piede in quattro scarpe". "Sull'impegno italiano in Libia la Lega fa scena e Berlusconi fa da spalla" afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. E l'Udc lamenta: "in tutto questo pasticcio creato dal governo, l'unica cosa certa e' che l'Italia si sta mostrando agli occhi degli altri paesi come l'alleato meno affidabile"