Politica
Berlusconi: Salvini governi ma da solo con Di Maio "un Ircocervo"
ROMA, 26 MARZO - Salvini e Di Maio a governare insieme, da soli? "Sarebbe un ircocervo, l'animale mitologico spesso citato dai filosofi antichi come esempio di assurdita', perche' in esso convivono caratteri opposti e inconciliabili. E poi perche' Salvini dovrebbe fare il socio di minoranza di un governo Cinque Stelle? Non credo che l'elettorato di centrodestra lo perdonerebbe". Cosi' il leader di Forza italia, Silvio Berlusconi in un'intervista a Il Corriere della Sera. "Si tratta di ipotesi del tutto teoriche - ha proseguito il Cavaliere - con il leader della Lega e con Giorgia Meloni abbiamo accordi chiarissimi: e' il centrodestra unito che lavorera' per una soluzione della crisi e per assicurare un buon governo all'Italia". [MORE]
"Matteo e' persona intelligente - ha detto Berlsuconi in un'altra intervista a La repubblica - sa benissimo che senza di noi e' il leader di un partito del 17 per cento, che va ad allearsi con un altro che vale il doppio. Che vantaggio avrebbe nel fare lo junior partner di Di Maio? E poi vi immaginate gli elettori leghisti, i piccoli imprenditori e gli artigiani del Nordest, che accettano Di Maio premier o qualcuno con caratteristiche simili? Io non voglio che accada questo, non e' nei miei progetti. Voglio che Matteo provi a governare. Con noi, e con chi ci sta. Abbiamo vinto le elezioni, perche' dovremmo regalare una vittoria ai nostri avversari?".
Berlusconi ha definito "un successo" l'elezione dei presidenti del Parlamento. "E stato un successo, per il Paese, per il centrodestra, per Forza Italia. Per il Paese perche', dopo elezioni laceranti che hanno creato uno scenario parlamentare e politico molto complesso e confuso, si e' riusciti a mettere in sicurezza le massime cariche istituzionali con una larghissima convergenza parlamentare, e anche a eleggere per la prima volta nella storia una donna alla seconda carica dello Stato. Per il centrodestra perche' ha dimostrato di saper ragionare da coalizione, coerentemente con il mandato degli elettori. Per Forza Italia per ovvie ragioni. Osservo che oggi, delle tre assemblee parlamentari che riguardano l'Italia Camera, Senato e Parlamento europeo due sono guidate da esponenti di Forza Italia che sono con me dal 1994, eletti con una larghissima convergenza. Dedico questa riflessione a chi ci dipinge come una forza politica debole o in difficolta'". E sull'unita' del centrodestra. "Per tutelare l'unita' della coalizione tutti devono essere pronti a fare dei sacrifici. Ma in questo caso nessun sacrificio personale, solo la riflessione comune sulla scelta piu' adeguata, anche per consenso parlamentare. Ho assunto questa decisione dopo una discussione approfondita con i miei consiglieri che ci ha portato a compiere tutti insieme la scelta. Questo e' il metodo che uso sempre con le persone che mi sono piu' vicine. In coloro che mi sono accanto ho piena fiducia, ne conosco il valore, ascolto volentieri i loro consigli. Poi, naturalmente, tocca al leader prendere le decisioni definitive". "Attueremo una profonda riorganizzazione del nostro movimento politico, e una nostra piu' capillare presenza sui territori, valorizzando i nostri amministratori, i nostri dirigenti migliori e piu' fedeli".
Salvini? "Non ho mai avuto motivo di non fidarmi. Mi ha sempre lealmente detto quello che intendeva fare. Quando non l'ho condiviso ne abbiamo discusso e abbiamo trovato insieme la soluzione migliore". La Lega ha piu' a cuore l'ansia di governare o l'unita' del centrodestra? "La Lega sa che la possibilita' di governare dipende proprio dall'unita' del centrodestra. Se la coalizione si rompesse, oltre a essere tradito il mandato degli elettori, nessuno di noi avrebbe piu' titolo per rivendicare la guida del governo". Una figura terza puo' risolvere il rebus del governo? "Solo come extrema ratio. Sinceramente preferisco un governo guidato da chi ha vinto le elezioni. E con questo intendo il centrodestra, se unito. I Cinque Stelle hanno ottenuto un buon risultato, ma sono arrivati secondi".