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Berlusconi, "Prima Imu, Iva e legge di stabilità e poi il voto. Con i ministri? tutto chiarito"

ROMA, 1 OTTOBRE 2013 - “Assicuriamo l'approvazione in una settimana del decreto sulla seconda rata dell'Imu e la legge di stabilità senza un aumento delle tasse. Poi però si vada a votare. Per il decreto Iva abbiamo le coperture per 10 miliardi, é assurdo aumentare il costo della benzina o introdurre nuove tasse. Poi puntiamo alle urne, perché non si riesce a fare riforme vere". Questo quanto dichiarato da Silvio Berlusconi alla riunione del gruppo dei parlamentari del Pdl alla Sala della Regina di Montecitorio. Nessun dibattito, nessuna replica, a parlare solo il cavaliere.

Berlusconi ha anche voluto sottolineare che la decisione di far dimettere i ministri è stata solo ed esclusivamente sua, e che non è stato costretto: “Ho deciso da solo nella notte perchè gli italiani non capivano come facevamo a stare al governo con la sinistra se i nostri deputati si erano dimessi”.
“Fi non è una forza estremista, lo spiegheremo ai cittadini che capiranno le nostre ragioni. Non diamo all'esterno l'impressione che sta dando il Pd, dobbiamo restare uniti, assolutamente uniti”. “C'è gente che scappa di casa, ma i panni sporchi si lavano in famiglia. Ho riunito e parlato con i ministri, con loro c'è unità d'intenti”. E poi, mantenendo una linea dura, ha ribadito: “No a governicchi con maggioranze raffazzonate, transfughi e con gente scappata di casa”.

Ma nel Pdl, intanto, la tensione continua a salire, ed anche il fatto che non ci sia stato posto per il dibattito è una decisione che non da tutti è stata accettata con rassegnazione. La richiesta di discussione di Fabrizio Cicchitto, non viene accolta e questi sono i suoi commenti all’uscita dall’assemblea: "Non dovete chiedere a me se verrà votata o meno la fiducia al governo. Questo non è stato chiarito”. “Mi sarei augurato che all'intervento di Berlusconi fosse seguito un dibattito, anche convocando un'altra riunione domani”. “Per fare quello che il presidente Berlusconi ha proposto, ovvero votare una serie di decreti in una settimana, sarebbe stato opportuno chiedere il ritiro delle dimissioni dei ministri”.

“La situazione non è affatto chiarita - prosegue Cicchitto - nella relazione di Berlusconi ci sono elementi di novità, ma serviva un ulteriore approfondimento. Se non oggi, magari domani in un'altra assemblea”. 

A smorzare un pò i toni il senatore Pdl Francesco Nitto Palma che assicura invece: “Il Pdl non voterà la fiducia. Non ci sono state voci di dissenso. La posizione di Cicchitto è legittima ma differisce con quanto detto dal presidente Berlusconi”.

(Foto dal sito globalist.it)

Katia Portovenero[MORE]