Politica
Berlusconi, "Possiamo vincere le elezioni. Preferirei fare il ministro dello Sviluppo"
MILANO, 14 GENNAIO 2013 - Dopo aver consegnato ieri, al Viminale, i due simboli con cui il Pdl parteciperà alla prossima sfida elettorale, uno solo per tutta Italia – uguale per Camera e per Senato, che evidenzia la dicitura 'Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente' e un simbolo per le circoscrizioni estere di Camera e Senato con la scritta, 'Il Popolo della Libertà Centrodestra Italiano', il Cavaliere prosegue la campagna elettorale mediatica.
"Il fatto che possiamo vincere le elezioni, l'ho sempre pensato; ci credo", così esordisce Silvio Berlusconi il suo intervento questa mattina a 'La telefonata di Belpietro su Canale 5. Il Cavaliere ha poi proseguito, "Dopo l'intervento alla trasmissione di Michele Santoro la sinistra ha incominciato a preoccuparsi; oggi pomeriggio aspettiamo un sondaggio che ci darà risposte ma lo scarto si sarà ridotto", sottolineando, "Io penso che possiamo vincere in tutto il Paese". Riguardo alla sinistra, "Un carico di invidia e di tasse.Dal 1994 io sono l'unico baluardo contro la sinistra”, dichiara l'ex premier.
Poi, tornando al suo partito, Berlusconi puntualizza, “Io sono il capo della coalizione. E' il presidente della Repubblica che sceglie. Io preferirei fare il ministro dello Sviluppo. C'è una concreta possibilità di cambiare la Costituzione e ridurre il costo dello Stato. Se riducessimo i costi del 10% risparmieremmo 80 miliardi per ridurre la pressione fiscale".[MORE]
Entrando nel merito dei nomi presenti nelle file del Pdl, “Probabilmente non ci saranno i nomi di cui si parla”. In particolare, riguardo alla posizione del partito sui candidati indagati, “Non è stata presa alcuna decisione, noi abbiamo deciso di presentare liste senza critiche. Chi ha avuto una condanna definitiva non sarà in lista, mentre per chi è sotto indagine abbiamo deciso che ogni singolo caso da una commissione. Non siamo giustizialisti", conclude Berlusconi.
Tornando nel merito della coalizione di centrodestra (come giò affermato guidata da Berlusconi), questa è composta: dall'asse Pdl-Lega al Nord; più articolata la situazione al Sud, dove ci sarà la lista di stampo meridionalista 'Grande Sud', capeggiata da Gianfranco Miccichè, insieme alla formazione politica autonoma di Raffaele Lombardo, Mpa-Pds; poi troviamo 'Fratelli d'Italia'-'Centrodestra nazionale' sostenuta da La Russa-Meloni-Crosetto; il 'Mir' dell'imprenditore Samori'; 'La Destra' di Francesco Storace; 'Intesa popolare' di Giampiero Catone; i 'Pensionati' di Fatuzzo. Per quanto concerne Palazzo Madama, alla colalizione si aggiungono altri quattro piccoli partiti: 'Rinascimento Italia'-'Lista del merito' di Arturo Artom; 'Basta tasse'; 'Liberi da Equitalia'; Lista del Popolo'.
Qualche precisazione in merito alla scitta 'Berlusconi presidente', è venuta dal fronte Lega. Infatti, il leader Roberto Maroni ha sottolineato, "Berlusconi è il presidente del Pdl".
(fonte: Ansa)
Rosy Merola