Cronaca

Berlusconi: patto Anm-Fini. smentisce. Leader di Fli: un'altra barzelletta

ROMA 21 DICEMBRE - Dopo l'incontro tra Fini e l'Anm si è bloccato il ddl sulle intercettazioni in Parlamento: durante il pranzo con gli eurodeputati del Pdl, Silvio Berlusconi, lancia un affondo contro il presidente della Camera. L'Associazione nazionale dei magistrati, avrebbe sottolineato il premier, ha assicurato la 'non belligeranza' a Fini e ai suoi e l'ex leader di An avrebbe garantito che fino a quando resterà sul più alto scranno di Montecitorio non 'remerà contro' i magistrati. Dichiarazione che nella serata lo stesso premier smentisce: "Oggi non ho fatto nessuna dichiarazione pubblica. Le uniche dichiarazioni pubbliche sono quelle che ho reso a voi (giornalisti, ndr), non perché ritenga che voi siete bravi, ma perché è Natale... Scherzo, lo so che siete bravi...".[MORE]

"Una delle tante barzellette del vasto repertorio del Cavaliere" avrebbe intanto commentato Fini con i suoi più stretti collaboratori, riferendosi alle parole, poi smentite, del Cavaliere.
Fini si è portato in un'area di non voto, avrebbe inoltre detto Berlusconi nel suo attacco al leader di Fli. E' destinato a scomparire politicamente. Secondo il presidente del Consiglio, riferiscono alcuni partecipanti, i cattolici moderati non possono votare Fini. Il Cavaliere si è detto pronto al voto qualora non gli fosse consentito di governare e a quel punto, avrebbe detto, in campagna elettorale chiederemo alla gente come sono andate le cose, raccontando ciò che è accaduto tra il Pdl e Fli e la gente capirà.

"Il voto è stato molto chiaro, tutti contro Berlusconi e la Lega. Non credo che ci possano essere delle ipotesi diverse". Berlusconi aggiunge più tardi, durante lo scambio di auguri al Quirinale. Il premier è convinto che riuscirà ad ampliare la maggioranza anche senza l'Udc: "sono molto sereno e tranquillo. Sono tanti i parlamentari che stanno riflettendo su un riposizionamento. Non faccio numeri, ma sono tanti". Il Cavaliere non indica da quale forza politica provengono questi deputati, ma si dice "certo di ampliare la maggioranza". "Quando parlo di parlamentari mi riferisco a parlamentari in generale", precisa il premier, convinto che potrebbero passare con lui tutti quelli che fanno parte dell'area dei cattolici moderati.
Berlusconi è comunque determinato ad andare avanti e a completare la legislatura. E per garantirsi una maggioranza stabile è pronto ad allargarla.
Durante il pranzo, durato oltre due ore e mezzo, il Cavaliere nel merito ha spiegato che terrà sempre aperta la porta all'Udc, poi ha scherzato su Pier Ferdinando Casini: piace molto alle signore... Il premier ha anche citato gli ultimi sondaggi in suo possesso che danno il Pdl al 31% e Futuro e libertà al 3,4%. E si è detto tranquillo, perché alla fine riuscirà ad ampliare la maggioranza, recuperando otto voti.
Berlusconi sta anche pensando di cambiare il nome del Pdl. Secondo quanto riferito da alcuni partecipanti al pranzo, il premier avrebbe detto che sta lavorando a un nuovo simbolo che abbia più appeal e più presa sulla gente e sull'elettorato anche per evitare eventuali contese giudiziarie con Fli che avanza pretese sul logo, in quanto Gianfranco Fini è tuttora cofondatore del Popolo della libertà. Il pranzo tra Silvio Berlusconi e i deputati del Pdl è durato quasi tre ore.
(Adnkronos)

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