Politica

Berlusconi padrone della Lega: «Faremo cadere le loro giunte se creano problemi»

MONZA, 18 FEBBRAIO 2013 - La Lega rimanga al suo posto e si ricordi chi è comanda. Con queste parole, riportate dal Corriere della Sera e pronunciate davanti alla Confindustria di Monza, Silvio Berlusconi ha chiarito una volta per tutte i rapporti tra Pdl e Carroccio: «La Lega ha fatto la scelta di insediarsi nel Nord, le abbiamo dato la possibilità di avere anche la Lombardia, dopo Piemonte e Veneto, però possiamo sempre far cadere la giunta delle tre regioni se ci fanno difficoltà al governo».

Una dichiarazione di gerarchie proprio al più importante degli alleati nel caso avesse in mente “colpi di testa”, primo fra tutti l’uscita di Roberto Maroni sul condono tombale: promesso dal Cavaliere, osteggiato dal segretario federale leghista.

La sicurezza nel proferire ordini a gente tradizionalmente poco incline a “sottomettersi” come i leghisti proviene dalla sicurezza con cui il leader piediellino si è espresso in favore della futura vittoria alle prossime elezioni politiche: «Sono sicuro dell'esito, c'è un entusiasmo in giro che riscontro ovunque, anche più del '94».[MORE]

A proposito di entusiasmo popolare, Berlusconi opera un distinguo tra il suo Popolo ed i seguaci di Beppe Grillo, i quali non sarebbero tanto sostenitori del M5S, quanto spettatori di un riuscito spettacolo di cabaret: «Abbiamo fatto un sondaggio, l'80% della gente che va ad ascoltare Grillo lo fa perché vuole divertirsi o per pura curiosità». Il peggior difetto di Grillo, comunque, consiste nella sua ignoranza politico-economica: «Lui propone solo la distruzione dell'attuale sistema politico, e così non si va da nessuna parte. E fa proposte che non si sostengono come i mille euro a tutti».

Poi arriva la frecciata sull’estetica del comico genovese: «Ha una faccia che fa paura e il suo palcoscenico naturale sono le piazze».

(Foto: acmilanmania.it)

Giovanni Gaeta