Politica
Berlusconi: no patto anti-inciucio, Dell'Utri sospendi sciopero
ROMA, 11 DICEMBRE - "Mi accontenterei di Forza italia al 30%"". "Non firmero' mai il patto anti-inciucio". E a Dell'Utri: "Ti prego, sospendi lo sciopero della fame e delle cure". Cosi' Silvio Berlusconi in un'intervista a tutto campo a 'Il Tempo'. "Ogni giorno soffro all'idea che uno come lui sia in cella senza colpe", ha detto Berlusconi parlando di Dell'Utri. Sul centrodestra Berlusconi ha mostrato ottimismo: "Su tutti i temi importanti, come fisco, immigrazione, sicurezza, giustizia, Europa, l'accordo c'e' sempre stato. Sui dettagli stanno lavorando i tecnici e ben presto potremo renderli noti".[MORE]
"Non pongo limiti, ma mi accontenterei del 30% - ha detto parlando elezioni. - Abbiamo ancora almeno tre mesi a disposizione per ricordare agli italiani le cose che abbiamo fatto, delle quali si parla troppo poco e con grande imprecisione, ma soprattutto le cose da fare per abbattere l'oppressione fiscale, l'oppressione burocratica, l'oppressione giudiziaria". "Nei prossimi tre mesi cresceremo ancora, lo ribadisco, anche perche' gli elettori si stanno rendendo conto che siamo l'unica alternativa alla vittoria del Cinque Stelle, che sarebbe un disastro per il nostro Paese". Per quanto riguarda il patto 'anti-inciucio proposto da Salvini e Meloni il Cavaliere ha risposto. "Non ne vedo la necessita': mi fido di Giorgia e di Matteo, e sono certo che non abbiano alcuna intenzione di fare inciuci. Non occorre un patto scritto per questo, basta conoscere la storia politica italiana degli ultimi 25 anni perche' sia evidente l'incompatibilita' delle idee del centro-destra sia con la sinistra che con i grillini".
Sulla riabilitazione attesa dalla Corte di Strasburgo e la possibilita' di una nuova offensiva da parte dei pm, Berlusconi ha spiegato di essere comunque "pienamente convolto nella competizione elettorale, in qualsiasi caso. Premesso questo, pero', io voglio ottenere giustizia, vedermi restituita la mia onorabilita', alla quale ho diritto, e che e' stata lesa da una condanna assurda e dall'applicazione retroattiva di una legge, contro ogni principio del diritto".