Berlusconi: "Merkel si è scusata". Lei smentisce. Sarkozy lo ignora
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BRUXELLES, 27 OTTOBRE 2011 - Nonostante l'Italia abbia ottenuto l'ok da parte dall'Ue al piano anticrisi, ciò che ancora fa discutere è la vicenda Bini Smaghi e lo scambio di "ghigno" tra Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, avvenuto domenica scorsa a spese del nostro Paese. In riferimento al "siparietto", a dir poco di cattivo gusto, fra il presidente francese e la cancelliera tedesca il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in collegamento con 'Porta a Porta' da Bruxelles, ha dichiarato, "Non ho avuto modo di parlare con Sarkozy, che ha avuto molti momenti di assenza dalla riunione". [MORE]
Per quanto riguarda la Cancelliera tedesca, Berlusconi, ha sostenuto, "La signora Merkel e' venuta da me a scusarsi per la situazione che e' stata provocata e mi ha detto in maniera esplicita che non aveva nessuna intenzione di denigrare il nostro paese. E quindi con lei i rapporti sono cordialissmi''. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi, rispondendo ad una domanda sui rapporti tra Italia e Germania.
Tuttavia, il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, ha prontamente smentito su Twitter scrivendo, "Non ci sono state scuse, perche' non c'e' nulla di cui scusarsi". Lo stesso ha aggiunto, "hanno avuto un colloquio buono e franco fra amici".
Riguardo all'affaire "Bini Smaghi" e al suo (gran) rifiuto di dare le dimissioni dal board della Bce, sulla base di un presunto accordo tra Italia e Francia, sempre a "Porta a Porta" il Premier ha fatto una sorta di appello "a presentare le dimissioni per evitare "frizioni con un Paese amico. Credo che nessuno possa porsi contro il volere del proprio Paese in questo modo", ha poi aggiunto perentorio.
Dall'Eliseo, la replica distaccata di Sarkozy, "Non so se la tv sia il modo migliore per far passare il messaggio". Il Presidente della Francia ha continuato,"L'Italia ha due membri nel board della Bce. Sono felice per lei, ma non è una situazione che puo' continuare finché non c'è alcun francese nel direttorio. Ho la massima stima per Bini Smaghi, ma c'era un impegno ed è sempre meglio rispettare gli impegni".
A Sarkozy, il fatto che l'Italia non abbia mantenuto "l'impegno" o meglio lo scambio di favori, legato alla nomina di Mario Draghi come presidente della Banca centrale europea, in cambio della poltrona di Lorenzo Bini Smaghi, da dare ad un francese, non gli è andato proprio giù.
Così, domenica con la Merkel non è riuscito a trattenere il suo "riso amaro", dimostrando che, probabilmente, qualche ripetizione sull'arte della diplomazia non gli farebbe affatto male, poichè non ha deriso solo il Governo italiano, ma tutti noi italiani.
Mi scusi l'ardire, vista la carica politica da Lei ricoperta, ma da italiana proprio non riesco a mandare giù quel suo "ghigno"."Ridere" dell'Italia, in questo particolare frangente, Presidente Sarkozy, è cosa davvero troppo semplice da fare (se Lei seguisse la nostra televisione potrei citarLe un gingol, " Ti piace vincere facile!").
Comunque sia, Le riconosco il fatto che, se non fosse stato per quel siparietto, le sue vicende non avrebbero attratto la mia attenzione. Al limite, un po'di noia, qualche sbadiglio legato alle notizie sulla Sua recente paternità (ammetto che non è colpa Sua se siamo stati mediaticamente bombardati su questa vicenda).
Tuttavia, Presidente Sarkozy, se noi siamo ben consapevoli di star attraversando un momento davvero difficile (che, volendolo sintetizzare, potrei prendere indegnamente a prestito le parole del Sommo Poeta, "Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!" Purgatorio, VI, 76-78.), ho notato che anche la Sua Francia comincia a scricchiolare (cosa che personalmente non mi fa ridere).
Infatti, lo scorso 21 ottobre, Standard & Poor's ha dichiarato di aver posto sotto esame la Francia, cosa che mette a rischio la sua 'tripla A'. A ciò si aggiunge anche il fatto che ci sono 47 istituti bancari francesi in difficoltà. Immagino che questo frena un po' il Suo sorriso.
Venendo alle Sue vicende politiche, ho appurato che, al momento, la sua popolarità in Francia è in caduta libera. Addirittura, Lei risulterebbe essere il più impopolare fra tutti i Suoi predecessori. Presumo che questa cosa La preoccupi, visto che fra sei mesi in Francia si vota proprio per l'elezione del Presidente della Repubblica. Presidente Sarkozy, Le vorrei ricordare che potrebbe essere il secondo Presidente francese a non essere riconfermato all'Eliseo. Temo che questo non La faccia tanto sorridere.
Adesso Le toccherà rimboccarsi le maniche per cercare di risalire nel gradimento degli elettori francesi. Infatti, in tale prospettiva si deve intendere la diretta sui canali televisivi France 2 e TF1 di questa sera alle 20,15 per una trasmissione speciale dedicata alla crisi del debito nell'Eurozona. Un'operazione da manuale nell'ambito del marketing politico.
Vedremo, fra circa sei mesi, se alla fine i suoi sforzi verranno ricompensati. Tuttavia, nel caso in cui Lei non dovesse essere rieletto, non si stupisca se Le restituirò il suo "sorriso" di domenica.
Rosy Merola