Politica
Berlusconi: ''La politica non mi ha mai appassionato''
MILANO, 27 SETTEMBRE 2016 – In occasione dei suoi ottant’anni, che compirà il prossimo 29 Settembre, l’ex Premier Silvio Berlusconi si è raccontato a 360 gradi a Chi, il settimanale diretto da Alfonso Signorini. [MORE]
Materia regina della lunga intervista è, naturalmente, il rapporto dell’ex Premier con il mondo politico italiano: "La politica non mi ha mai appassionato. Mi ha fatto solo spendere un sacco di tempo e di energie. Se sono sceso in campo è solo per impedire l’ascesa dei comunisti al potere, visto che Tangentopoli aveva praticamente cancellato la storia e i protagonisti di tutti e cinque i partiti democratici che ci avevano governato per cinquant’anni. Non esistevano altre alternative. So solo che tanto in politica estera quanto in politica interna non ho mai sbagliato un colpo. E non sono caduto per colpa mia". Così ha dichiarato Berlusconi, che ha poi proseguito, asserendo: "Pensandoci bene, non mi viene in mente neppure un nome di un vero amico in politica. Ma non sono tipo da portare rancore: chi ha tradito non ha tradito me, ma gli elettori che l’avevano portato in Parlamento".
Un altro posto fondamentale nella vita del leader di Forza Italia lo occupa, da sempre, il suo amore per il calcio e per la società rossonera. Berlusconi ha dichiarato: "Ho un rimpianto quello di non aver potuto lavorare sul Milan come avrei voluto. Se negli ultimi anni il Milan non è stato come prima è solo perché non ho avuto più tempo per occuparmene personalmente". L’ex cavaliere ha voluto comunque specificare il motivo della sua scarsa presenza nei processi di gestione della società: “Per anni ho lavorato almeno tre pomeriggi alla settimana con i miei avvocati per preparare le 3.600 udienze dei 73 processi politici che ho dovuto subire. Sono comunque il presidente di club che ha vinto di più nella storia del calcio".
(foto www.dailysabah.com)
Elisa Lepone