Cronaca

Berlusconi dimesso dal San Raffaele: partito disarticolato e Milan in vendita

MILANO - Silvio Berlusconi è stato dimesso dal San Raffaele di Milano dopo l’operazione al cuore per la sostituzione della valvola aortica avvenuta lo scorso 14 giugno.[MORE]

"E' stata una prova molto molto dolorosa, non credevo di affrontare molto male. Ora sto un po’ meglio", ha detto il leader di Forza Italia ai cronisti. Ma la convalescenza non termina qui: "Mi aspettano due mesi di riabilitazione, poi sarò di nuovo utile all'Italia e agli italiani", ha aggiunto. Berlusconi ha risposto alle numerose domande dei giornalisti presenti all’uscita dell’ospedale milanese, prima di far rientro ad Arcore dove proseguirà la riabilitazione.

"La preoccupazione prevalente è il male e il non riuscire a dormire. Per quanto riguarda le altre preoccupazioni, bisogna essere preoccupati di tutto. Di quel che succede nel mondo, con questo terrorismo feroce e assurdo, della situazione italiana che presenta una carenza di leadership incredibile, e la situazione europea che con l'uscita dell'Inghilterra può prendere una disgregazione", ha spiegato il Cavaliere.

L’ex premier auspica un rientro sulla scena con l’obiettivo primario di riunificare il partito che all’indomani delle elezioni amministrative risulta carente di un’unica linea politica. Al momento, il nuovo “direttorio” azzurro è composto dai fedelissimi Ghedini e Gianni Letta, oltre che dalla primogenita Marina. La defezione di Fedele Confalonieri, consistita nel sostegno al governo di Matteo Renzi, ha agitato gli animi del partito.

Così Berlusconi ha lanciato un messaggio ai suoi promuovendo l’impegno ufficiale nella campagna per il ‘no’ al referendum, quasi a voler dire: “Io ci sono e non mollo Fi”. Spazio anche al calcio, con il futuro della sua società: "Il Milan ha ormai un percorso avviato verso i cinesi", che si impegneranno a investire nella società quattrocento milioni di euro nei prossimi due anni, ha precisato il Cavaliere.

 

Luna Isabella

(foto da lindro.it)