Politica

Berlusconi contro tutti

Il peggio della Campagna elettorale: Berlusconi a tutto campo, a Crotone attacca ogni istituzione democratica. Tensione sempre più alta sulle Amministrative, trasformate ormai nella disfida di Barletta. Lunedì Bossi dava dello “stronzo” a Fini e a qualche Magistrato.


A pochi giorni dalle amministrative la campagna elettorale ci offre i suoi peggiori momenti, col Presidente del Consiglio a Crotone e Bossi a Brebbia (lunedì) che, decisamente sopra le righe[MORE], indulgono in dichiarazioni che more solito ben poco hanno di politico. È un segno del nervosismo della maggioranza che, dopo aver voluto dare una connotazione politica al voto amministrativo (soprattutto a Milano), sperando di incassare il dividendo dell’immagine di Berlusconi e la sua politica, si sta accorgendo che forse è stata un’operazione a perdere, e quindi calca la mano cercando di radicalizzare lo scontro e portare lo zoccolo duro del suo elettorato a votare compatto.

Ieri a Crotone Berlusconi, a un convegno di sostegno al candidato sindaco Dorina Bianchi, è intervenuto lungamente sui consueti temi, “impreziositi” da qualche chicca.
Dopo gli attacchi alla Magistratura eversiva, ora colpevole di aver anche creato l’emergenza spazzatura a Napoli, il partito dei Giudici, il Presidente della Repubblica e i suoi eccessivi poteri, i troppo scarsi poteri del Presidente del Consiglio (sé stesso ndr), la Corte Costituzionale e le intercettazioni (tutte cose difficilmente ricollegabili alla campagna per il comune di Crotone), Berlusconi si scaglia contro gli ex alleati Fini e Casini, colpevoli di aver agito da quinte colonne, e aver tenuto immobile la maggioranza per troppi anni, impedendogli di fare le riforme. Anche questo argomento, naturalmente già sentito svariate volte, è difficilmente attinente al comune di Crotone, ma risulta originale che sia stato usato proprio in occasione del sostegno a Dorina Bianchi, candidata dell’UDC. Parlando poi dell’opposizione Berlusconi si sofferma sui suoi leader, dicendo che si laverebbero poco, sarebbero sempre “incazzati” e pessimisti, e si spaventerebbero da soli ogni qualvolta si guardino allo specchio.
L’unica parte del discorso in cui effettivamente c’entrasse il comune di Crotone Berlusconi l’ha speso per spiegare che sosteneva la candidata dell’UDC perché è una bella donna “e, come sapete, alle lusinghe delle belle donne non so resistere”, invitando poi gli elettori a portare a votare la nonna, anche se non potesse camminare, per dare un segno di gradimento chiaro e inequivocabile al governo.

Il Berlusconi-fiume arriva il giorno dopo l’intervento di Bossi a Brebbia nel quale anche il Senatùr aveva usato toni estremamente aspri, arrivando a definire Fini “uno stronzo”, epiteto poi riservato anche a “qualche magistrato”.

La politica sembra, dunque, voler proseguire a grandi passi nella china inarrestabile della degenerazione verbale e qualsiasi intervento si trasforma, ormai, in una pioggia battente di insulti e delegittimazioni delle istituzioni e degli avversari. Ci domandiamo, ora, il cittadino di Crotone che dovesse decidere per chi votare, che dovrebbe fare dopo questo tipo di comizi in cui si parla di tutto tranne che del comune di Crotone, dove Crotone o un qualsiasi altro comune d’Italia sono esattamente la stessa cosa; e ci domandiamo anche se, dopo questo comizio, Dorina Bianchi avrà più voti o ne avrà di meno di quelli che avrebbe avuto se non avesse proprio avuto luogo.

Probabilmente in questi giorni il menù sarà sempre lo stesso: attacchi a testa bassa verso tutto e verso tutti fino al giorno prima delle elezioni, quando arriverà l’intervento poco impegnativo di Napolitano che richiamerà, come sempre, al rispetto delle istituzioni e ad “abbassare i toni” e tutti gli daranno ragione, salvo ricominciare come prima, in questo teatrino sempre più squallido di una politica completamente autoreferenziale che mai si dedica ai problemi del cittadino.


(Marco Biagioli)