Politica

Berlusconi contro i giudici: «Magistratura assolutista, sa che solo io posso fermare la sinistra»

ROMA, 13 MARZO 2013 - Dopo le dichiarazioni fatte ai microfoni di SkyTg24 da Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Partito Democratico, il quale ha assicurato il voto favorevole all’arresto di Silvio Berlusconi in caso di atti fondanti, il Popolo della Libertà si è schierato in difesa del Cavaliere.

Lo stesso Silvio Berlusconi ha preso la parola, dopo che i suoi parlamentari hanno manifestato di fronte il Tribunale di Milano e in seguito all’incontro con Giorgio Napolitano. Adnkronos ha riportato alcuni stralci dell’intervista che domani sarà pubblicata su Panorama, nella quale il leader del centrodestra torna ad attaccare le toghe, colpevoli di volerlo eliminare dalla politica per via giudiziale.

«Corre voce che nel palazzo di giustizia di Milano si parli espressamente e senza vergogna di una “operazione Craxi 2”. Non sono riusciti a eliminarmi con il mezzo della democrazia, le elezioni, e ora tornano a provarci attraverso questo uso della giustizia a fini di lotta politica. Sanno che sono io il vero ostacolo sulla strada della sinistra». A proposto del processo Mediaset, inoltre, Berlusconi ha confidato di non credere che i giudici abbiano programmato una condanna già stabilita in partenza, confidando nell’assoluzione.[MORE]

Il Cavaliere, sempre nell’intervista di Panorama, dichiara di voler combattere una battaglia fondamentale per «le stesse garanzie per gli esponenti politici della sinistra», in modo da impedire che «l'Italia continui a essere un Paese in cui nessuno che si dedichi al servizio della politica possa vivere sereno».

Infine, arriva l’accusa di “assolutismo” rivolta alle toghe, fortemente politicizzate e, ovviamente, caratterizzate dal colore rosso comunista: «I ripetuti comportamenti processuali di una parte della magistratura, che è mossa da un pregiudizio politico, non sono più tollerabili. La magistratura si è trasformata da ordine dello Stato in un potere assoluto, onnipotente e irresponsabile. I magistrati si sono costituiti in correnti con chiaro orientamento ideologico e politico» riporta Adnkronos.

(Foto: lettera43.it)

Giovanni Gaeta