Politica
Berlusconi chiama Renzi. Il sindaco: «Le cose si possono comprare, le persone no»
FIRENZE, 10 DICEMBRE 2012 - Il Cavaliere è tornato in sella ed ha bisogno di scudieri. Ne aveva in mente uno in particolare, peraltro appartenente ai “nemici” del Pd: Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato premier alle primarie del centrosinistra, sconfitto dal segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani. In molti avevano ipotizzato che il sindaco, dopo la debacle, avrebbe optato per l’abbandono del Pd e la costituzione di una nuova forza politica. L’illazione è stata sempre respinta con veemenza da Renzi, il quale ha costantemente fornito rassicurazioni in merito alla sua permanenza alla corte di Bersani.
Matteo Renzi, inoltre, è stato spesso accusato di avere posizioni troppo “a destra” per essere un rappresentante del Pd e un possibile premier del centrosinistra e proprio la sua vicinanza alle tematiche liberali è stato uno dei motivi per cui Silvio Berlusconi ha visto nel sindaco di Firenze il “top player” della sua campagna acquisti. «Se Renzi volesse venire con noi, sappia che ai liberali tengo sempre la porta aperta» aveva dichiarato l’ex premier ieri su Il Messaggero.[MORE]
Secca e ironica la risposta del sindaco fiorentino, rilasciata su Facebook: «Caro Presidente Berlusconi, te l'ho già detto due volte di persona. Le cose si possono comprare, le persone no. Non tutte almeno. Io no. Se hai lasciato le porte aperte per me, accetta un consiglio: chiudile! Non servono. Ciao».
Sulla questione è intervenuto anche Bersani, che su Ansa ha confermato l’intesa con Renzi: «Dopo le primarie siamo tutti più in salute, con Renzi combatteremo insieme la battaglia. Invito Berlusconi a non cadere nel ridicolo, anche se è un luogo da lui ampiamente frequentato».
(Foto: giornaleilreferendum.com)
Giovanni Gaeta