Politica

Berlusconi boccia Monti e chiama Casini: «Bisogna cambiare»

MILANO, 16 NOVEMBRE 2012 - Dalle ultime dichiarazioni non sembrerebbe, ma fino a qualche tempo fa il Pdl faceva parte della maggioranza che sosteneva il governo Monti, addirittura insieme a Pd e Udc. Adesso che Berlusconi è tornato a farsi sentire, dopo la condanna per il caso Mediaset, il vento è cambiato totalmente.[MORE]

Oggi il Cavaliere ha ribadito il suo sdegno per l’operato del premier che gli è succeduto, attaccando a spada tratta l’esecutivo dei tecnici: «I dati dopo un anno di governo tecnico sono disastrosi, credo si debba cambiare assolutamente quella politica economica imposta dalla Ue e soprattutto dall'egemonia tedesca che non è solidale, non pensa al bene di tutti ma al bene di sé stessa. Credo che questo sia assolutamente da invertire» ha dichiarato ai giornalisti a Milanello. Meno male che doveva parlare dei problemi dei rossoneri.

Berlusconi, però, non intende cannibalizzare l’attuale segretario del Pdl, Angelino Alfano, al quale sarà demandato il compito di esprimersi sulla fiducia a Monti. Si tratta di un passo indietro importante da parte dell’ex premier, un disimpegno che potrebbe portare alla riconciliazione con un ex alleato ancora indeciso: Pier Ferdinando Casini.

«Non credo che Casini voglia rappresentarsi come un manca parola assoluto nei confronti degli italiani e perciò credo che questo mio passo indietro possa essere un fatto decisivo perché lui si dichiari e si impegni a far parte del centrodestra. Io ho fatto un passo indietro anche per consentire che il rassemblement dei moderati comprendesse tutti i moderati, per cui anche il partito di Casini, che ha detto in pubblico diverse volte e in sede istituzionale che se non ci fosse stata più la presenza di Silvio Berlusconi sarebbe rimasto nell'ambito del centrodestra» riporta il Messaggero.

Infine, Berlusconi conferma la sua volontà di cambiamento: «Il 70% degli italiani è disgustato da questa politica, da questi partiti e da questi protagonisti. Bisogna avere il coraggio di cambiare».

Foto: tifeoweb.it 

Giovanni Gaeta