Politica
Berlusconi ancora in tv: oggi è il turno di 'Uno Mattina'
ROMA, 27 DICEMBRE 2012 – Prosegue l’assalto mediatico di Silvio Berlusconi che, questa mattina, ha aperto la sua scaletta televisiva, con l’ospitata nel programma ‘Uno Mattina’ di Raiuno. Gli argomenti, ormai, vengono ripetuti come un mantra. Così, ritorna sull’Imu, replicando ad un video del vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini, “Chi afferma che non si può abolire l'Imu non capisce nulla di economia e di contabilità dello Stato".
Berlusconi, soffermandosi sul suo cavallo di battaglia populista (Imu), puntualizza “che fraziona i risparmi per togliere l'Imu aumentando di poco alcol, tabacchi, scommesse e giochi. E dovremo rimettere ordine nelle spese dello Stato, pari a 800mila miliardi di euro. Per farlo bisognerà cambiare la Costituzione e avere quindi la maggioranza necessaria. Poi, 4 miliardi di risparmi, il costo dell'Imu, all'interno di 800mila miliardi sarà un gioco da ragazzi”. E ancora, “Secondo noi la casa è un bene sacro, non si tocca perché è un pilastro su cui costruire il futuro. Con l'Imu noi siamo al secondo posto in Europa per le tasse sulla casa”.
In riferimento alla “cura di Monti contro la crisi è stata assolutamente sbagliata. È stato come nel Medioevo, quando i malati si curavano con un salasso dopo l'altro, finché, alla fine, non morivano”, attacca Berlusconi, proseguendo, “Il fatto che la cura, germanocentrica, di Monti sia sbagliata non lo dico io ma alcuni premi Nobel per l'economia. Il percorso verso la recessione si può invertire anche dando fiducia agli italiani, perché quando hai paura consumi di meno. L'equazione del benessere è sempre la stessa: meno tasse sulle famiglie, sul lavoro, sulle imprese uguale più lavoro, più produzione, più consumi, più fondi nelle casse dello Stato per aiutare chi è rimasto indietro e ha più bisogno”. [MORE]
Poi prosegue, "Contro di me c'è stata una congiura", rifacendosi all'impennata dello spread nel periodo che ha preceduto le sue dimissioni. Poi lancia un’accusa a Gianfranco Fini, "Ci deve essere stato un premio importantissimo che qualcuno ha promesso a Fini”.
Il Cavaliere, poi passa ai numeri che dovrebbero evidenziare la ripresa di terreno del suo partito, “In meno di 15 giorni abbiamo recuperato circa 8 punti e mezzo circa. Ci sono ancora 60 giorni per comunicare agli italiani la verità, cerchiamo di riportare a casa il 40% di quel consenso che gli italiani nel 2008 hanno dato al Pdl”. Poi, Berlusconi ha fatto direttamente un appello "alle donne, che io stimo e apprezzo moltissimo, perché sono più brave e coraggiose di noi, basti pensare che partoriscono nel dolore, e in particolar modo alle mamme. Attenzione, se vogliamo che l'Italia cambi, non si devono votare i piccoli partiti, ma il partito maggiore o di sinistra o di centrodestra”.
E a chi lo accusa del fatto che sta abusando del mezzo televisivo, Berlusconi sostiene che, “la sinistra è in grandissimo credito nei confronti della sinistra: sono andato in tv per pochissime ore, e ancora non ho avuto possibilità di un prime time, di una prima serata dove ci sono molti, ma molti più telespettatori”.
A tal riguardo, di diverso avviso un gruppo di parlamentari del Pd che ritenendo la presenza in tv di Berlusconi “abnorme che viola le regole. Così ha un'influenza diretta sulla campagna elettorale”, ha deciso di rivolgersi all’Autorità Garante per le telecomunicazioni, in quanto “prima ancora che il giudizio sul rispetto delle regole si chiede che si voglia garantire ai cittadini l'elementare obbligo di conoscenza e di trasparenza, visto che i dati sono raccolti con risorse pubbliche. La straripante presenza televisiva e radiofonica di Silvio Berlusconi in quest'ultimo periodo è stata sottolineata da tutta la stampa", concludendo che, “nella fase attuale trova applicazione la delibera 22/06 la quale stabilisce tra l'altro che anche nel periodo pre-elettorale le trasmissioni devono osservare i criteri di imparzialità, equità, completezza, correttezza, pluralità dei punti di vista ed equilibrio delle presenze dei soggetti politici”.
E restando nel merito dello strumento televisivo, a differenza di Mario Monti che twitta, di Casini che utiliza anche anche Youtube, Berlusconi rimane ancora fedele alla tv perché, “Questi nuovi strumenti sono certamente importanti, ma resto convinto che la televisione sia ancora il mezzo più efficace per spiegare alle famiglie, soprattutto a quelle che non leggono i giornali, quale sia la verità. La televisione è un mezzo che non consente di mentire e quindi è più efficace”.
Infine, sulla terminologia usata dal professore che, contrariamente a lui, ha dichiarato di “salire in politica”, Berlusconi non risparmia un affondo sostenendo, “Lui proveniva da un rango inferiore”.
(Per un approfondimento sull'uso della tv nel modo di fare politica del Cavaliere: 'Berlusconi, la “discesa in campo” che ha cambiato il modo di fare politica')
(fotogamma: Leggo.it)
Rosy Merola