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Cosenza Calcio, Mister Alvini torna in panchina: 'Ci credo, vogliamo lottare fino alla fine (Video)

Nicola Cundò
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Cosenza Calcio, Mister Alvini torna in panchina: 'Ci credo, vogliamo lottare fino alla fine (Video)
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Tempo di lettura: ~3 min

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Bentornato, Mister Alvini: il Cosenza riparte da Frosinone con coraggio, identità e voglia di lottare


Parole vere, tono diretto, consapevolezza dei limiti ma anche tanta voglia di riscatto: nella conferenza stampa della vigilia di Frosinone-Cosenza, il tecnico Massimiliano Alvini ritrova la sua squadra e l’ambiente silano con determinazione e fiducia. Il ritorno dell’allenatore toscano segna una nuova fase per il club rossoblù, atteso da una trasferta difficile ma potenzialmente decisiva.


Un ritorno di cuore e convinzione


Non è tornato per onorare un contratto. Non è tornato per rivincita. È tornato perché ci crede. Mister Massimiliano Alvini, richiamato alla guida del Cosenza, ha subito chiarito i motivi della sua scelta:


«Sono tornato perché voglio terminare un lavoro interrotto, perché credo in questa squadra e nella sua identità. Non siamo retrocessi, ci siamo ancora. Vogliamo provarci fino alla fine».


Alvini non cerca alibi, ma riparte dal campo, dalle sette partite rimaste, da uno staff motivato e da una squadra che, seppur abbattuta dagli ultimi risultati, ha voglia di reagire.


Emergenza in difesa, gruppo da ritrovare


Non mancano le difficoltà, a partire dagli assenti:


«Sgarbi e Martino sono squalificati, Caporale e Gaitano sono infortunati. Dobbiamo valutare anche Fumagalli e un altro ragazzo che stamattina ha avuto un problema in rifinitura».


Il reparto arretrato è in emergenza, ma Alvini non esclude soluzioni alternative:


«Possiamo giocare sia a tre che a quattro. Abbiamo Venturi, Ristov, Dalemura e Cimino: troveremo l’assetto giusto».


Garritano out, attacco sotto esame


Chiarezza anche sul caso Garritano, spesso avvolto dal mistero per l’assenza di bollettini ufficiali:


«Ha un problema muscolare al polpaccio, si è fatto male prima del Pisa. Non ci sarà nemmeno domani, vedremo se sarà recuperabile per lo Spezia».


In avanti, occhi puntati su Cruz, nuova pedina a disposizione:


«L’ho visto bene, potrebbe giocare. Mi ha fatto una buona impressione. Zilli ha avuto un problema, ma sta rientrando. Artistico l’ho trovato come lo avevo lasciato: motivato».


Frosinone avversario ostico, ma il Cosenza vuole esserci


Il tecnico non sottovaluta la forza degli avversari:


«Il Frosinone ha qualità, gamba, ampiezza sugli esterni. Una squadra forte, da rispettare. Ma noi ce la giochiamo: voglio vedere un Cosenza aggressivo, alto, che torna a esprimere la propria identità».


Nonostante le due recenti sconfitte, Alvini non dimentica la crescita mostrata dalla squadra nella prima parte di stagione:


«Il Cosenza migliore lo si è visto quando abbiamo usato due trequartisti, poi siamo passati al 3-5-2. Ma a prescindere dai moduli, dobbiamo correggere gli errori e avere continuità nell’arco della gara».


Cosa è cambiato in un mese fuori?


Alla domanda più personale — cosa ha imparato da questo mese lontano dalla panchina — Alvini risponde con sincerità:


«Si sta male lontano da chi si ama. Penso che qualcosa poteva essere fatto diversamente dopo Natale. Ora c’è da non ripetere quegli errori, da parte mia, dello staff, della società».


La dignità come punto di ripartenza


Il mister risponde anche alle parole del predecessore, che aveva chiuso con un appello alla dignità:


«Io sono qui non per chiudere con dignità, ma per lottare. Per provare a determinare ancora. Chi pensa che sia solo per un contratto, sbaglia di grosso: voglio ancora fare qualcosa di importante per il Cosenza».


La sfida riparte da Frosinone


Il Cosenza si prepara così alla sfida con il Frosinone: con qualche acciacco, qualche incertezza tattica, ma anche con la guida di chi ha già dimostrato di sapere costruire un’identità.


«Abbiamo perso dei punti, ma abbiamo sempre avuto una strada chiara. Vogliamo correggere gli errori e portare a casa risultati. Per noi, per i tifosi, per il Cosenza».


Massimiliano Alvini è tornato. E, come ha detto lui stesso, non per provarci. Ma per crederci. Davvero.


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Scritto da Nicola Cundò

Giornalista di InfoOggi

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