Cronaca

Benedetto XVI: "La Lombardia sia il cuore credente dell'Europa"

MILANO, 17 FEBBRAIO 2013 – “A un certo momento, pensando alla centralità della Lombardia, il Papa ha detto che deve essere il cuore credente dell'Europa”, questo il messaggio centrale che il Papa Benedetto XVI ha voluto affidare ai vescovi lombardi, ultimo gruppo di presuli ricevuti in visita Ad Limina nel pontificato, e diffuso dal cardinale di Milano Angelo Scola ospite di Radio Vaticana.

“Eravamo tutti molto commossi: tutti i vescovi, uno ad uno. Il Papa ci ha salutato di fatto due volte, all'inizio e poi alla fine, ci ha regalato una croce pettorale e tutti i vescovi hanno detto il bene personale loro e dei loro fedeli per il Santo Padre. C'era un tasso di commozione abbastanza marcato tra noi. Direi che tra tutti il più sereno era il Papa”, ha proseguito il cardinale Scola, aggiungendo che, “E' stato molto bello, però, anche questo aspetto di familiarità. Noi abbiamo ricordato alla fine che sentiamo la responsabilità di essere stati gli ultimi ricevuti nella visita Ad Limina, e lui ci ha detto: 'Questa responsabilita' significa che dovete diventare una luce per tuttì. Speriamo di essere capaci”. [MORE]

Insieme al cardinale Scola, presenti nella delegazione: Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano e amministratore apostolico di Vigevano, il vicario episcopale Mario Delpini e i vescovi Erminio De Scalzi e Luigi Stucchi. Con loro Giovanni Giudici (vescovo di Pavia), Dante Lanfranconi (Cremona), Luciano Monari (Brescia), Giuseppe Merisi (Lodi), Diego Coletti (Como), Francesco Beschi (Bergamo), Oscar Cantoni (Crema), Roberto Busti (Mantova).

Poi, il cardinale Scola si è soffermato nuovamente sulla decisione del Papa, “Questo è un pugno nello stomaco che ci ha fatto alzare la testa, perché ci ha fatto vedere che cos'è la fede, che cos'è la vita di fede. La rinuncia al Pontificato è stato un evento di magistero supremo. Il Papa non ha testimoniato attaccamento alle cose di questo mondo, tanto meno al potere, ma un abbandono totale alla volontà di Dio, a ciò che lo Spirito detta”.
Sottolinea Scola, “Un insegnamento per tutti i cristiani, «perché ci si assuma una responsabilità più energica, quasi un soprassalto di energia e di fede. Lo penso soprattutto per l'Europa, ma non solo. Ed Europa vuol dire anche la mia diocesi, le nostre terre”. Concludendo che, “Il mondo ha bisogno dell'Europa e l'Europa ha bisogno di un soprassalto di fede”.

(fonte: Il Giorno)

Rosy Merola