Societa'

Benedetta nicchia con immagine della Madonna di Porto (o di Costantinopoli, venerata in Gimigliano

GIMIGLIANO (CZ)“ 08 MAGIO 2015 - Porto” è una frazione del comune di Gimigliano (CZ) : il Santuario della Madonna di Porto, o di Costantinopoli, sorge in una ridente vallata, solcata dal fiume Corace e un tempo sede di un porto fluviale, distante solo quattro chilometri dal centro abitato di Gimigliano: a Porto, la festa della Madonna tanto amata dai catanzaresi (e non solo da essi), quest’anno cadrà il 26 maggio: essa infatti si svolge con durata di tre giorni, che iniziano la domenica di Pentecoste e si concludono la sera del martedì, giorno di particolare venerazione perché la definizione dommatica della Divina Maternità pare che sia avvenuta proprio di martedì e inoltre perché nei primi secoli del cristianesimo in Oriente avvennero in questa giorno eventi straordinari legati alla figura della Madonna.  

Intorno agli anni 1625-26 Sicilia e Calabria furono provate dalla peste e dal terremoto, che fecero numerose vittime: la devozione del popolo di Gimigliano per la loro particolare immagine della Madonna discende da Napoli, protetta dalla peste nel 1528 proprio dalla Madonna di Costantinopoli.  [MORE]

Le analoghe circostanze e calamità naturali verificatesi in Calabria nel 1626, spinsero i gimiglianesi a proclamare la Vergine di Costantinopoli protettrice del paese, affinché li proteggesse come aveva fatto con la città di Napoli; così essi chiesero ad un pittore locale di dipingere un'immagine della Madonna di Costantinopoli. Ma il quadro, appena abbozzato, si ritrovò terminato non per mano umana: in effetti, chiunque lo guardi, non può non restare incantato dalla bellezza celestiale di quel viso. Perciò il dipinto, custodito nella Chiesa Madre di Gimigliano, fu subito ritenuto miracoloso e oggetto di profonda venerazione. Da allora intorno a questa immagine nacque un culto particolare, con molte influenze del rituale orientale, come quella di istituire la festa in suo onore nel martedì di Pentecoste, proprio come si usava a Costantinopoli.

La prima costruzione del Santuario di Porto avvenne poi a metà Settecento, quando la Madonna apparve a Pietro Gatto e gli chiese di edificare una cappella con un dipinto simile a quello acheropita di Gimigliano. L’allora ordinario diocesano monsignor Troyli autorizzò il giovane a edificare la storica “Cona”, ove avvennero delle guarigioni e ove ancora oggi la Madonna di Porto dispensa grazie ai suoi figli. Ciò è testimoniato dai numerosi ex-voto presenti, che narrano di un rapporto personale tra umanità e divinità, la quale, tolta dalla sua “astrattezza”, si occupa misericordiosamente delle miserie umane e viene in soccorso di chi la invoca.

Ecco, ad esempio, una breve testimonianza di una devota della Madonna di Porto, Anna Rotundo: “Ho voluto in questo mese di maggio realizzare e far benedire nel giardino di casa mia una nicchia con l’immagine sacra della Madonna di Porto, come piccolo segno di gratitudine per le tante grazie concesse da questa Grande Madre, e per testimoniare che viviamo non solo di terra, ma, di più, di cielo, e che c’è una maternità divina provvidenziale che ha pietà e salva i suoi figli . Perché se solitamente immaginiamo Dio come un Padre, incarnato nell’uomo Gesù, venerare la Madonna significa arricchire la nostra esperienza di fede con quel volto femminile e materno di Dio, quella sua presenza misericordiosa che significa accoglienza e tenerezza per tutti i figli che a Lei ricorrono “.




Anna Rotundo