Politica
Belsito accusa: "Tangenti n Veneto alla Lega Nord. Tosi e Zaia sapevano"
VERONA, 16 DICEMBRE 2013- L’ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito torna all’attacco. Questa volta il dito è puntato contro i massimi rappresentanti del Carroccio in Veneto, in presidente della Regione Luca Zaia e il sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta Flavio Tosi.
La tesi di Belsito è che all’interno della Lega tutti sapessero cosa stava succedendo. Sia Zaia che Tosi erano a conoscenza dei vari “versamenti in nero e delle tangenti”. In particolare l’ex tesoriere leghista avrebbe raccontato ai magistrati di un versamento di 1 milione di euro dato alla Liga Nord del Veneto da parte di Siram, multinazionale francese che si occupa di appalti ospedalieri, finita nei guai da quando due suoi ex manager sono indagati. Sempre secondo quanto racconta Belsito, tale versamento sarebbe “servito a non avere problemi da parte di Siram per gli affari in Veneto o comunque per avere i favori della politica locale”. “Anche Zaia fu informato di tale pagamento e il tutto avveniva su incarico del sindaco di Verona Flavio Tosi” sentenzia infine Belsito.
Non si fa attendere la replica degli interessati. “Belsito è uno che non è la prima volta che tenta queste sortite” dice Zaia. “La prima volta ha detto che era noto a lui che andavo a pranzo con imprenditori per incassare soldi, tangenti e robe del genere. Ed è stato un po' sfortunato perché io ai pranzi non vado mai, quindi gli è andata male. Questa volta leggo che dice che 'Zaia comunque sapeva che c'era qualcuno che andava in cerca a chiedere soldi”. E sul fatto che fosse a conoscenza del giro di tangenti, risponde: “Rispedisco al mittente queste affermazioni. Mi spiace perché avrei qualcos'altro di cui occuparmi. Penso che anche la magistratura abbia altro di cui occuparsi però a questo punto la impegnerò io facendo un querela, tutelandomi. Spero che si faccia chiarezza da subito. Stiamo parlando comunque di una persona che, tra le tante cose, abbiamo scoperto aveva una Porsche pagata dalla Lega, tra l'altro ora sequestrata. È imbarazzante. Rimando tutto al mittente. Sono a disposizione dei magistrati e querelo, assolutamente querelo”.
Per quanto riguarda il primo cittadino scaligero invece, Belsito ha detto che l’ex presidente del Consiglio regionale del Veneto, Enrico Cavaliere, già indagato per una presunta tangente da 850mila euro che avrebbe ricevuto insieme ad un ex manager dalla Siram, era alle dirette dipendenza di Tosi e di Maroni. Questa la replica a caldo di Tosi: “Si parla di un episodio che risale al 2010. Io sono segretario della Liga Veneta da un anno o poco più. Questo da' la dimensione: tant'è che io son diventato segretario con Maroni alla guida, dopo gli scandali, per far pulizia in Lega. Le affermazioni vengono da una persona schifosa come Belsito, che io non ho mai avuto nemmeno l'occasione di salutare. Non ho mai avuto rapporti con lui nè con il cosiddetto 'cerchio magico' nè tantomeno con chi girava attorno a quelle situazioni. Penso che il paragone più appropriato con la persona di Belsito sia quello con un escremento. E si rischia di offendere l'escremento. Da un soggetto come lui, che ne ha fatte di tutti i colori e che girava in ambienti torbidi, c'è da aspettarsi di tutto”.
Federica Sterza
Foto www.gadlerner.it
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