Beautiful Antonio Cassano: Fantantonio Minuto per minuto [ VIDEO ]
Cronaca Lombardia

Beautiful Antonio Cassano: Fantantonio Minuto per minuto [ VIDEO ]

venerdì 7 gennaio, 2011

1982, tutt accumenz u’ dud’c luglie. Cassan nasc a Bar-Vecchie. A deadopp l’Italie venc i mondial in spagn...

MILANO, 07 GENNAIO - E' nato a Bari vecchia e non ha mai nascosto le sue origini, che anzi restano un "segno particolare" del suo identikit dentro e fuori dal campo. Così non poteva mancare una versione dell'episodio di Beautiful Lab dedicata a Fantantonio in dialetto barese.
Da Bari al Milan, passando per Roma, Real Madrid e Sampdoria. Qualche citazione del calciatore (soprattutto quando compie una "cassanata") ritrova la sua espressione originale e il racconto di gol e imprese si fa ancora più esilarante.[MORE]

Non vi raccapezzate tra le espressioni dialettali?
Ecco di seguito il testo e qui il video in italiano!

1982. Tutto ha inizio il 12 luglio: Antonio Cassano nasce a Bari Vecchia il giorno dopo la vittoria dell’Italia ai Mondiali di Spagna. “Ha detto palla prima che mamma” assicura la madre Giovanna.
Il 18 dicembre 1999 nasce una seconda volta. A 17 anni, con il Bari in serie A, segna un gol da antologia all'Inter.“Uno così nasce ogni 30 anni”, commenta l'allenatore del Bari Eugenio Fascetti che gli fa anche da padre. Il presidente Vincenzo Matarrese gli regala una Golf Gt. Lui non ha ancora la patente ma la guida lo stesso.

Ad agosto 2000 esordisce nell'Under 21 del commissario tecnico Marco Tardelli e alla seconda partita segna 2 gol. Ma quando arriva come Ct Claudio Gentile, che lo vuole in panchina, lui si arrabbia e lascia il ritiro.
Il Bari retrocede in serie B ma tutti vogliono Cassano e la società lo vende per 60 miliardi di lire.E’ la Roma a vincere l'asta con la Juventus e Cassano guadagna 4 miliardi all'anno. Lui si compra una villa con piscina e un slk nero, una ferrari blu, una mini azzurra, una classe A una Mercedes SL senza limitatore, e una ML. Per l’allenatore giallorosso Fabio Capello è “un fuoriclasse con il fisico d un torello”. “E’ un uomo e un allenatore eccezionale”, risponde Cassano. Con Francesco Totti diventano inseparabili, fuori e dentro il campo. Sembra l’idillio nonostante qualche battuta di troppo sui compagni di squadra.

Intanto Cassano non risponde alle convocazioni di Gentile: “è la nazionale degli sfigati”, dice. E litiga pure con Capello che inventa il termine “cassanata”. I due però fanno pace; Cassano segna il gol del pareggio nel derby. In curva Sud compare lo striscione “io amo le cassanate”. Ma la situazione precipita.
Nella finale di Coppa Italia contro il Milan l’arbitro lo espelle. Cassano lo insulta, gli spinge il fischietto in bocca e gli fa le corna. Intanto, Giovanni Trapattoni lo convoca in nazionale e lui segna all'esordio mentre nella Roma alterna colpi di genio a colpi di testa: segna due gol alla Juve e rompe la bandierina con un calcio. Si compra una Ferrari rossa. Trapattoni convoca Cassano per gli europei 2004 in Portogallo ma lo mette in panchina. Lui vuole insultare il Ct ma Buffon lo frena. Quando gioca, segna. Anche nella partita decisiva con la Bulgaria al 90°. Ma l'Italia è eliminata per l’inciucio tra Svezia e Danimarca. Lui piange.

Intanto ad allenare la Roma arriva Cesare Prandelli. Cassano rientra dalle vacanze con due settimane di ritardo e la situazione precipita. Cassano litiga e tira la maglia a Prandelli, che vene presto sostituito da Rudi Voller. Cassano lo chiama “Rockefeller” e gli tira la maglia. Poi arriva Del Neri, che sostituisce Voeller. Cassano tira la maglia pure a lui. Poco dopo litiga anche con il presidente della Roma Franco Sensi e con Totti. Infine in un’intervista rimpiange Capello, passato alla Juve, e ora anche i tifosi ce l’hanno con lui.Intanto a Roma arriva Luciano Spalletti. Privato del titolo di vicecapitano Cassano lascia un’amichevole, sale alla guida del pulmino della squadra e torna da solo in albergo.

A gennaio 2006, nel calciomercato, viene ceduto al Real Madrid dei Galacticos per soli 5 milioni e mezzo di euro. Incassa 4 milioni l’anno e l’appoggio di Fascetti: “fa bene a lasciare l’Italia”. Arriva a Madrid con la mamma, la letterina Rosaria, la Ferrari e l’Audi Q7 regalatagli dal Real e un look che fa discutere. Segna all’esordio e nel derby con l’Atletico Madrid, ma poi litiga con l’allenatore Lopez Caro e con la fidanzata. E la situazione precipita.Ingrassa, (i tifosi e) la stampa lo chiama(no) “gordito”: finisce sempre in panchina. Perde anche il treno per la Germania dove l’Italia di Lippi vince il Mondiale 2006.

Intanto ad allenare il Real Madrid arriva Fabio Capello “E' come un padre per me”, esulta Cassano. Che perde 8 chili e gioca titolare. Anche Roberto Donadoni, nuovo Ct della nazionale, lo convoca. Ma la situazione precipita. Capello mette Cassano in panchina. Lui sbotta: “Sei più falso dei soldi del Monopoli”. Capello lo sbatte fuori squadra e Donadoni non lo convoca più. Lui ingrassa di nuovo. Rientra dopo 40 giorni ma prima di una partita imita Capello davanti ai compagni. La scena finisce in tv e lui fuori squadra. Pare si consoli mandando 500 rose a Sanremo per Michelle Hunziker.

Il Real conquista il Campionato spagnolo mentre Cassano è in Italia, e ci vorrebbe restare. Alla fine va in prestito alla Sampdoria di Riccardo Garrone e il Real gli paga pure lo stipendio. “Ha trovato una società bellissima che lo ama” dichiara la mamma. E Antonio dimagrisce, gioca e segna.
Anima il calciomercato di gennaio ma resta alla Samp. Sembra un idillio ma la situazione precipita. Nella partita con il Torino viene ammonito; protesta, l’arbitro lo espelle. Cassano gli tira la maglia e lo minaccia: “ci vediamo dopo, ti aspetto qui!”. Viene squalificato per 5 giornate.

Poi rientra e gioca bene. Si innamora di Carolina Marcialis, pallanuotista genovese di 17 anni. Donadoni lo convoca agli Europei 2008. Gioca tutte le partite, ma l'Italia viene eliminata e in nazionale torna Lippi. Le grandi squadre vogliono Cassano, ma lui si lega alla Sampdoria con un contratto fino al 2013. “Ho trovato una persona che mi vuole un bene dell’anima”, dice del presidente Garrone. La Samp raggiunge la finale di Coppa Italia. Intanto, Cassano ritrova Gigi Del Neri come allenatore. All’inizio è un idillio. Dopo tanti anni la squadra è prima in classifica. Tutti vogliono Cassano in nazionale. Lippi però non lo convoca. Ma la situazione precipita.
La Samp entra in crisi, Cassano litiga con i tifosi e Del Neri lo mette fuori squadra. Anima il calciomercato d’inverno. Ma lui non si muove e scrive «Resto per il presidente Garrone, per la mia gente, i miei compagni». Rimane fuori 6 giornate e va a San Remo. Poi rientra e fa pace con Del Neri e segna. La Samp conquista un posto in Champions. Per Fascetti “merita l’azzurro” e Capello aggiunge: “è un artista del calcio, speriamo che sia più genio che sregolatezza”.

Ma Lippi non lo vuole. I mondiali per l’Italia finiscono subito. Antonio e Carolina finiscono all’altare a Portofino. Lui anima il calciomercato ma resta alla Samp e fa pace con Prandelli, nuovo Ct della Nazionale: è convocato, gioca e segna. Si scopre che aspetta un figlio. “E’ un momento magico”, dice. Nella Samp segna 4 gol nelle prime 8 partite. Ma la situazione precipita.
Il presidente Garrone lo invita al ritiro di un premio e lui si rifiuta. Garrone insiste, Cassano lo insulta. Garrone lo vuole licenziare. Cassano si scusa ma non basta. Messo fuori squadra, si chiude in casa e ingrassa. La controversia porta al lodo Cassano: reintegro nella Sampdoria, stipendio dimezzato. E' già calciomercato: lo acquista il Milan.
Ma la storia continua...

(sport.sky)


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