Estero

Beatriz ha raggiunto il suo obiettivo, passando 500 giorni in una grotta sottoterra.

"Non volevo più uscire. Le mie occupazioni principali sono state leggere, scrivere, disegnare, tessere, esistere e divertirmi. Scioccata dalla morte della Regina Elisabetta", ha raccontato.

 Non era a conoscenza né della guerra in Ucraina e nemmeno della morte della regina Elisabetta. L'alpinista   Beatriz Flamini alpinista e scalatrice, 50 anni, è ritornata finalmente nel “mondo” moderno venerdì, dopo aver passato circa 500 giorni a 70 metri di profondità in una grotta a Motril, nel sud della Spagna.

"È stata un'esperienza insuperabile", queste sono state le sue prime parole, appena uscita dalla grotta sotterranea. “Non volevo più uscire”.

Nel periodo passato sottoterra, Flamini non ha potuto avere contatti diretti con altre persone, qui il cibo le veniva consegnato dall'esterno attraverso un cunicolo preparato in precedenza e le sue principali occupazioni sono state "leggere, scrivere, disegnare, tessere, esistere e divertirsi".  

La sua permanenza è stata conclusa solo per 8 giorni, appena poco oltre la metà della sua battaglia causata da un guasto al router attraverso cui inviava informazioni all'esterno. Mentre sperava che il problema si risolvesse, l'alpinista è rimasta isolata in una tenda montata a fianco della cavità.

"Sono rimasta al 21 novembre 2021", ha detto, annuendo di aver lasciato perdere di annotare il trascorrere del tempo al giorno 65. La sua avventura verrà raccontata in un documentario della casa produttrice Dokumalia, con video girati da lei stessa sottoterra, e di studi dati in consegna alle università di Granada e Almería per comprendere le eventuali conseguenze psicologiche e di altra natura derivate dal lungo isolamento.

Una delle più importanti difficoltà affrontate, ha detto lei, è stata dover fare i conti con le mosche che avevano invaso la grotta.

Davì Massimo

(Fonte immagine https://gazzettadelsud.it)