Football Americano

Beach Football al Poetto: I Crusaders Cagliari fanno nuovamente centro

CAGLIARI, 9 AGOSTO 2016 - JUSTICE LEAGUE E WONDER BOOBS ORANGE VINCONO LA NONA EDIZIONE DEL BEACH FOOTBALL

Al terzo tempo supplementare si è finalmente sbloccato il risultato. Diversamente la finalissima del Beach Football, giunto alla nona edizione, sarebbe stata decisa dai due qb avversari (Sergio Andrea Meloni e Bebo Cannas), nello “scolarsi” in minor tempo due bottiglie di birre. Così decretò l’arbitro Aldo Palmas, immediatamente smentito dal guizzo perentorio di SAM Meloni lungimirante nell’imbeccare Lorenzo Spadaccino: per lui una semplice formalità superare la linea e dare la vittoria alla Justice League. Fino a quel momento la gara si era mantenuta molto equilibrata, con gli Avengers molto tonici (Bebo Cannas, Matteo Marceddu, Preet Saini, Alberto Costa, Federico Orrù, Matia Pisu, Michele Gasparini, Matteo Achenza, Matteo Orrù), anche se privi della stella Matia Pisu, (protagonista sia come organizzatore impeccabile della manifestazione, sia nella semifinale di sabato contro i Guardians of Galaxy), ma assente nello scontro decisivo per impegni improrogabili. I vincitori (Sam Meloni, Giuseppe Marongiu, Alessandro Ortu, Nilo Matteo Naitza, Luca Marongiu, Lorenzo Annarumma, Lorenzo Spadaccino) avevano invece prevalso su i Suicide Squad.
Nel complesso la due giorni di Flag Football tenutosi al Beer Beach, presso il Lungomare Poetto di Quartu S. Elena, ha riscosso molto successo di pubblico. In tanti hanno chiesto spiegazioni sulle dinamiche di questa disciplina che non prevede un vero contatto fisico come nel Football Americano ma semplicemente l’interruzione del gioco dopo la sottrazione di una flag dalla cintura avversaria. Molti di loro parteciperanno in autunno alle prove di reclutamento.
Come di consueto tanti curiosi hanno assistito alle due sfide al femminile tra Wonder Boobs Orange e Wonder Boobs Gray. Dopo il pareggio di sabato, le arancioni (Paola Palmas, Fabrizia Ruggiu, Silvia Contu, Sara Soleada, Federica Serra, Vera Girasole) si sono imposte l’indomani per 13 – 6. Ma anche le protagoniste grigie (Barbara Pisano, Elisabetta Marongiu, Francesca Mulliri, Jessica Pinna, Enrica Puddu, Federica Serra, Emanuela Loi, Jessica Milia), non sono state a guardare.
Sul fronte degli addetti ai lavori parla la factotum Giulia Congia: “Sono soddisfatta, l’evento è andato molto bene, i giocatori hanno mostrato tanto entusiasmo. Ho notato con piacere come diversi ragazzi della giovanile si siano espressi ad alti livelli dando ottimi auspici per il loro futuro in rosso argento. Felice anche di aver visto in campo i bambini che nel loro piccolo hanno dato un apprezzabile contributo. Sul pianeta femminile sono state disputate due gare molto combattute e godibili da vedere. Ringrazio tutti i partecipanti, il Beer Beach e i nostri sponsor Origami Beauty Lab, Photofuture e la parafarmacia Farma Point della dottoressa Maurizia Cau. Rifarò volentieri questa esperienza anche se è stata molto stancante perché sviluppata nella duplice veste di dirigente e fotografa; però ne è valsa la pena”.

PAROLA AI PROTAGONISTI

Sergio Andrea Meloni (Capitano Justice League): Il risultato della finale faceva fatica a sbloccarsi a causa del vento. E poi c’erano tanti neofiti e imbastire azioni d’attacco è sempre molto difficoltoso. La cosa più importante è che l’evento sia riuscito molto bene, grazie alla grande collaborazione tra gli organizzatori”.[MORE]

Paola Palmas (Capitana Wonder Boobs Orange): “Ci siamo divertite e questa è la cosa più importante. Rispetto alle scorse edizioni molte atlete sono state tradite da altri impegni, pertanto ci siamo viste costrette a dividere le Wonder Boobs in due fazioni. E anche sotto l’aspetto della disciplina siamo state molto più docili e remissive rispetto a certi match che si vedevano nelle scorse estati. Sono contenta perché abbiamo scoperto nuove leve come per esempio Francesca Mulliri che è stata molto brava nel realizzare pure un touchdown. Altre le abbiamo trascinate in campo all’ultimo momento e senza allenamento ma si sono comportate stupendamente sia in attacco, sia in difesa. Tanto di cappello anche nei confronti delle “veterane” che hanno dato quel tocco di agonismo in più ai due match di andata e ritorno. Penso che la nostra vittoria sia scaturita dalla maggiore esperienza del collettivo e di sicuro un po’ di meriti vanno attribuiti anche al Wonder Coach Sam Meloni che ci ha sempre trascinate e insegnato questo sport, sopportandoci assai. Un grazie anche a mio fratello Aldo Palmas che si é prestato come qb permettendoci di poter fare anche quest'anno il torneo femminile”.

Bebo Cannas (Capitano Avengers): “Se l’azione dei nostri avversari non fosse andata a buon fine, la contesa si sarebbe risolta con lo spareggio della birra. In quella eventualità penso che l’avrei spuntata io nei confronti di Sam Meloni perché sarei stato un lampo nel sorseggiare il delizioso luppolo. Lo trovo brutto da rimarcare ma se Matia Pisu avesse giocato la finalissima avremmo assistito ad un’altra partita; il giorno prima è grazie alle sue prodezze se abbiamo ottenuto l’accesso alla finale. Nella gara decisiva mi rimprovero di essere stato poco lucido nei lanci. I Justice League non erano più forti di noi, però hanno un qb che può risolvere la partita quando vuole. E nell’azione che ha segnato il match è stato bravissimo nel confezionare il lancio decisivo. Sono contento di come è andata questa nona edizione. Gli organizzatori ci hanno messo il cuore, è tutta farina del loro sacco. E noi non siamo stati da meno nel tenere pulito l’ambiente di gioco, facendo si che tutto andasse per il meglio”.

Francesca Mulliri (Wonder Boobs Gray): “Ho assistito a tante gare di Football maschile, ma quando stai in campo è tutta un’altra cosa. Trovo la disciplina bellissima anche perché si crea tanto affiatamento tra compagne. E poi mi ha affascinata lo spirito di squadra e la combattività espressa da entrambe le protagoniste. Consiglierò a tutte le mie amiche questa esperienza. Due giorni prima dell’esordio mi hanno insegnato tante cose, non sapevo assolutamente nulla di questo sport e alla fine sono riuscita pure a realizzare un touchdown. Aldo Palmas ha chiamato lo schema, quindi mi sono ritrovata la palla tra le mani e ho corso con tutte le mie forze fino alla meta. L’indomani abbiamo perso la seconda gara; è durata troppo poco, quando ci stavamo ambientando era già finita. Si spera che in futuro si possa dare un seguito, magari anche in versione invernale”.

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