Economia

Bce, passaggio di testimone tra Trichet e Draghi

FRANCOFORTE, 19 OTTOBRE 2011- Passaggio di consegne alla Bce. Trichet, dopo 8 anni di presidenza, cede il testimone a Mario Draghi, nella cerimonia di congedo che si è tenuta presso il vecchio palazzo dell'Opera di Francoforte, alla presenza dei leader politici ed economici dell'Europa. [MORE]

 

 

Draghi, nel suo discorso di saluto, parole di elogio nei confronti di Trichet, afferma che il presidente uscente "ha dovuto affrontare il periodo più difficile dalla creazione della Bce e durante la crisi è stato il primo, il più veloce".Poi continua facendo un breve excursus della carriera di Trichet, "Tutti noi, e io in particolare, abbiamo molti motivi per essere grati a Jean Claude. Nella sua vita professionale hanno convissuto diversi modi di essere, che si sono continuamente influenzati l'un l'altro, in una sorta di straordinaria 'cross-fertilization".

 Draghi, prosegue specificando i quattro profili che ha avuto "la fortuna di apprezzare dal loro primo incontro, molti anni fa: Il funzionario, lo statista, il banchiere centrale, l'uomo di cultura". Il neo governatore della Bce, si sofferma sulle sue qualità "apprezzabili in diverse circostanze critiche, come quelle attuali, quando è indispensabile tenere il polso fermo, sapendo che l'arte di governare richiede determinazione e pragmatismo, fermezza. Sono qualità che si possono trovare davvero solo negli uomini di cultura, a prescindere dal settore di attivita' in cui sono impegnati. A questo proposito, Jean Claude "è un esempio per tutti noi". Infine, Draghi conclude il suo tributo sottolineando che Trichet "è stato e rimane un amico di grande valore".

Importanti le parole dell'ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt per il quale "solo il consiglio direttivo della Bce, guidato da Trichet, si è dimostrato capace di agire nella crisi finanziaria e del debito".

Tornando alla nomina del futuro governatore d'Italia, Berlusconi ha dichiarato,"Domani il nome del governatore di Bankitalia". Le opposizioni hanno auspicato una nomina rispettosa di autonomia.

Rosy Merola