Economia
Bce, ancora tassi invariati. Draghi: «Politica monetaria accomodante finché necessario»
MILANO, 05 SETTEMBRE 2013 – La Bce, anche questa volta, ha deciso di lasciare invariato il tasso di riferimento allo 0,50%, con un tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale all’1% e quello sui depositi allo 0%. «La politica monetaria della Bce resterà accomodante finchè necessario, secondo quanto indicato nella guidance di luglio», ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi.
Per il numero uno dell’istituto di Francoforte: «I governi dell’eurozona non devono sciupare gli sforzi fatti per riequilibrare i bilanci pubblici. Per il consolidamento fiscale servono misure amiche della crescita, ma non un aumento delle tasse quanto piuttosto un taglio della spesa pubblica. Restiamo pronti ad agire sulla liquidità in eccesso in possesso del sistema finanziario, anche per evitare turbolenze legate all’andamento delle materie prime».
DATI MACRO EUROZONA – Secondo le stime della Bce, l’inflazione dell’Eurozona dovrebbe rimanere bassa a causa del calo dei prezzi dell’energia. Invece, stando agl’ultimi indicatori di fiducia diffusi, la congiuntura dovrebbe riprendersi nell’ultima parte dell’anno e nel 2014 anche se in modo graduale e da bassi livelli. Tuttavia, la Bce ha rivisto lievemente al rialzo le nuove stime di crescita per il 2013: il Pil atteso per quest’anno è sempre in flessione, ma di meno rispetto all’ultima valutazione (0,4% dal precedente -0,6%). In progresso dell’1% invece per il prossimo anno (contro il +1,1% dello scorso giugno).
(Fonte: La Repubblica)
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