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Basket - Serie A1, nona giornata: Venezia agganciata da Avellino e Milano; Brescia in fuga

NAPOLI, 4 DICEMBRE – Riprende il campionato di Serie A1, dopo la pausa dedicata alle Nazionali ed alle qualificazioni ai mondiali. È ancora Brescia a correre in testa alla classifica, peraltro in fuga dopo la sconfitta di Venezia nel big match contro Avellino. [MORE]

Non è iniziato nel migliore dei modi il weekend cestistico per i tifosi trentini, che hanno assistito ad un’altra sconfitta in trasferta patita dall’Aquila Trento, stavolta sul parquet di Capo D’Orlando (82-80). Il primo anticipo della nona giornata è stato molto equilibrato fino agli ultimi possessi, ma i padroni di casa sono riusciti a spuntarla soprattutto in virtù del mini-vantaggio accumulato nel terzo quarto (con un parziale di 10-0), che ha consentito alla Betaland di restare avanti nel punteggio anche nel combattuto finale. Uomo partita uno scatenato Wojciechowski, che ha chiuso con 27 pt (9/11 da 2 e 9/10 ai liberi), 8 rimbalzi e 7 falli subiti.

Nello scontro diretto d’alta classifica tra Avellino e Venezia, è stata la squadra di coach Sacripanti a vincere all’overtime per 87-77, agganciando così proprio la Reyer al secondo posto con 14 punti. La Scandone ha cercato di imporre il proprio gioco agli avversari sin dalla palla a 2, ma gli ospiti hanno reagito nel terzo quarto e completato la rimonta nell’ultimo. A trascinare Avellino all’overtime è stato un canestro di Rich a meno di un secondo dal termine, fissando il risultato sul 70-70. Nel supplementare sono poi emerse le riserve di energia degli Irpini, che hanno chiuso il match a 40’’ dalla sirena ancora con una tripla di Rich (29 pt alla fine per lui sul tabellino).

Al PalaDozza è stato invece necessario l’instant replay per decretare il vincitore, a causa dei dubbi della terna arbitrale sulla validità del canestro del Cremonese Milburne, effettivamente segnato con un tiro scoccato ormai sulla sirena e pertanto non convalidato. Dopo quattro ko consecutivi, dunque, le V Nere hanno potuto esultare nuovamente grazie ad una sofferta vittoria contro la Vanoli di coach Sacchetti, di ritorno dagli impegni con la Nazionale. A decidere il match è stato Slaughter, che ha conquistato il rimbalzo sull’errore di A. Gentile dalla lunetta e poi segnato a sua volta i due liberi che hanno fissato il punteggio finale sul 79-78. Cremona resta così nelle zone basse della classifica, al termine di un match in cui ha pagato il 24% da 3 e gli appena 6 punti di Johnson-Odom.

Il gruppetto di squadre all’inseguimento di Brescia ritrova anche l’Olimpia Milano, vittoriosa di misura in trasferta sul campo di Reggio Emilia (71-72). Dopo tre sconfitte di fila tra campionato ed Eurolega, è stato Reynolds a prendere per mano i compagni ad inizio gara (17 pt alla fine), ma la Reggiana, grazie ad un ispirato Wright, è riuscita a mantenere l’equilibrio fino al 31-31 del secondo quarto; Jerrels ha dato poi all’Olimpia la scossa decisiva segnando 8 dei 10 punti dei suoi prima dell’intervallo lungo. Nella terza frazione, tra l’altro, si sono materializzate 9 delle 17 palle perse complessive degli ospiti, comunque in grado di restare a galla fino alla fine anche grazie a Gudaitis (18) e ad un attacco non proprio irreprensibile di Reggio Emilia (solo 15 punti segnati).

In coda, vittoria fondamentale di Pesaro contro Varese (74-71), costretta ad arrendersi alla forzatissima ma decisiva tripla di Moore nel finale. La VL ha rischiato però di buttare via negli ultimi minuti una partita che aveva praticamente dominato per larghi tratti, arrivando anche a toccare un +17 di vantaggio, forse pagando la maggiore stanchezza per gli sforzi profusi in avvio da diversi uomini, come Kuksiks, spentosi gradualmente dopo un buon inizio di gara. Con questa vittoria, Pesaro si è anche schiodata dall’ultimo posto in classifica, che resta ora appannaggio di Brindisi e Reggiana con 4 punti.

La peggiore Auxilium della stagione crolla invece a Pistoia (80-65), incassando il secondo ko consecutivo. L’unico a salvarsi individualmente per la Fiat Torino è l’ex Utah Jazz Garrett (con 23 pt), pur con parecchie amnesie difensive, mentre il resto della squadra è apparso decisamente sotto tono. Dall’altra parte, l’ex di turno Ivanov (17) ha messo in seria difficoltà la difesa ospite e nel finale Moore (anche lui 17) e Mian (15) hanno fornito la spinta decisiva alla The Flexx per indirizzare la gara. Alla Auxilium, oltre al pieno recupero di Vujacic che contro Pistoia è partito dalla panchina, servirà ben altra prestazione per riscattarsi mercoledì, in Eurocup ad Andorra.

La Dinamo Sassari ha travolto il fanalino di coda Brindisi per 90-66, in una partita dominata addirittura svuotando la panchina nel secondo tempo e concedendo spazio alle seconde linee in vista del prossimo impegno Champions in Siberia. I Sardi, sospinti dalla grande intensità di Polonara, migliore in campo ed autore di una pregevole doppia doppia (14 pt e 11 rimbalzi), hanno infatti preso le distanze soffocando gli avversari già nel primo quarto, concedendo pochissimo in difesa e sfruttando le ripartenze. Buone anche le percentuali al tiro per i Biancoblu (66,7% da 3 e 64,2% da 2), mentre i Pugliesi sono arrivati anche a toccare un massimo svantaggio di -31 sul 69-38.

Nel posticipo del lunedì, la Germani Brescia è riuscita ad imporsi anche al PalaDesio in uno degli accesi derby lombardi di questo campionato, battendo la Red October Cantù 84-88. La Leonessa ha sofferto parecchio nel finale, dopo aver cercato di mettere la partita in ghiaccio arrivando anche a prendere un vantaggio di +13 nel primo tempo. Sono stati necessari i nervi saldi di un Landry nuovamente in formato MVP (26 pt con 5 triple e 8 rimbalzi) e dei soliti fratelli Vitali (14 punti e 8 assist per Luca, 11 punti e 6 rimbalzi per Michele) per trascinare Brescia alla nona vittoria di fila. Il principale artefice del tentativo di rimonta di Cantù, invece, è stato senza dubbio Burns (15), ma in generale è stato importante per gli uomini di coach Sodini alzare il ritmo di gioco, soprattutto nella ripresa. Cantù ha però alla fine pagato, come in altre circostanze, le proprie lacune sotto le plance, concedendo ben 16 rimbalzi offensivi (di cui 5 al solo Hunt, assolutamente dominante stasera con 12 rimbalzi totali).

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: sportfair.it