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Basket - Serie A1, giornata 24: Milano batte Reggio Emilia e si conferma capolista
NAPOLI, 2 APRILE – Weekend di conferme per la Serie A1 di basket, che per una volta ha vissuto una giornata priva di ribaltoni eccellenti e sorpassi in vetta. I tifosi dell’Olimpia, infatti, hanno trovato nell’uovo di Pasqua una convincente vittoria casalinga contro la Reggiana, che ha reso meno soddisfacente, sulla sponda lagunare, l’ottimo successo della Reyer sulla Scandone Avellino nel posticipo domenicale. [MORE]
Ha mantenuto il suo trend, in questo caso negativo, anche l’Auxilium Torino, crollata per la quarta volta consecutiva in campionato uscendo sconfitta dal PalaRuffini contro Pistoia (77-84) ed allontanandosi così ulteriormente dalla zona playoff. Ottima, comunque, dall’altra parte, la prova della squadra di Esposito, che ha sostanzialmente indirizzato la gara sui binari giusti già nella prima frazione, chiusa con il parziale decisamente positivo di 11-31 ed il 60% dall’arco. McGee e Mian hanno poi continuato a far muovere la retina del canestro della squadra di casa, mantenendo ottime percentuali dalla distanza anche nei quarti successivi (entrambi oltre il 60%) e chiudendo con 17 punti a testa. Unico a crederci realmente fino alla fine per Torino è stato capitan Poeta (20), coadiuvato solo a tratti da un discontinuo Garrett (19). Con questa vittoria, Pistoia può praticamente considerarsi salva pur mancando ancora 4 punti per la certezza matematica.
La salvezza di Pistoia è sempre più vicina anche perché in coda si continua a perdere: Capo d’Orlando è uscita sconfitta anche dal PalaTrento (107-59 per l’Aquila), senza riuscire neanche lontanamente a ripetere la grandissima prestazione dell’andata (che fu il penultimo successo in campionato per la Betaland, prima di quello contro Brindisi due settimane dopo quella vittoria). Il disastro dei Siciliani ha reso le cose alquanto facili alla DolomitiEnergia, scappata via nel punteggio già nel primo quarto (27-9) per poi controllare agevolmente il vantaggio fino alla sirena finale. Tra le fila trentine hanno brillato in particolar modo Shields (16 punti, 8 rimbalzi e 11 assist), Sutton (18 con 7/11 dal campo) e Gomes (16 con 4/5 da 3), che hanno guidato l’ondata bianconera abbattutasi sui Paladini.
Non si è fatta sorprendere la Leonessa Brescia, vittoriosa davanti al proprio pubblico nel derby da playoff contro Cantù (86-71). Con il terzo successo stagionale contro la RedOctober, la Germani si è dimostrata dunque coriacea per la truppa-Sodini, a sua volta avversario decisamente difficile da affrontare anche per le squadre con tasso tecnico più elevato. I Brianzoli, in effetti, non erano partiti affatto male, chiudendo anche in vantaggio i primi 10’, per poi subire il rientro autoritario della Leonessa, spinta dal pubblico del PalaGeorge sugli spalti e dal trio Landry – Ortner – M. Vitali (44 punti assieme) sul parquet. Dopo la rimonta bresciana, Cantù ha accusato il colpo e né la grinta dell’encomiabile Burns (19 pt e 12 rb) né le bombe di Chappell (14) si sono dimostrate sufficienti a raddrizzare il match a favore dei Brianzoli.
Nella gara più pazza della giornata, la HappyCasa Brindisi ha battuto Sassari 105-98 ai supplementari. Gli immortali ragazzi di Vitucci si sono sorprendentemente rialzati nel finale dopo aver apparentemente perso il controllo del match, comandato praticamente sin dalla contesa iniziale, prima forzando l’overtime e quindi completando la controrimonta sugli avversari. Quando le triple di Stipcevic (19 pt e 7 as) avevano ormai illuso i tifosi sardi che pregustavano già la vittoria, è arrivata la doccia fredda per opera di uno straordinario Smith (18), che ha riportato la partita in equilibrio. Per realizzare il colpo di scena finale sono stati fondamentali anche Suggs (23) e Tepic (24), che hanno trascinato la HappyCasa ad una vittoria davvero importantissima in chiave salvezza.
L’altro fanalino di coda, la VL Pesaro, ha dal canto suo patito una nuova sconfitta, 88-68 a Varese, nonostante l’esonero di coach Leka, rimpiazzato in settimana con Galli. La squadra ospite è peraltro scesa malissimo in campo, pagando il pessimo approccio ed incassando troppi punti già nei primi minuti, ma è riuscita a sfoderare una reazione d’orgoglio dopo l’intervallo lungo, tentando una disperata rimonta grazie al duo Mika (21) – Clarke (17). La corsa di Pesaro si è tuttavia arrestata sul -5 al 25’, quando i leader della squadra hanno praticamente esaurito la benzina ed il ritmo è tornato ad abbassarsi vertiginosamente. Varese ne ha subito cinicamente approfittato, è ripartita con il solito Avramovic (29) ed ha chiuso i giochi nel giro di pochi possessi.
Un’altra formidabile prestazione ha invece consentito alla Vanoli Cremona di avere la meglio sulla Virtus Bologna (arresasi alla fine per 91-78) e ribaltare dunque anche la differenza canestri. Fantastica performance balistica per la squadra di Sacchetti, che ha messo a segno 18 triple complessive, facendo così segnare il record stagionale in questa statistica. Clamoroso soprattutto D. Diener, autore di un gran bel 6/7 dalla distanza per un totale di 20 punti, da aggiungere ai 19 di Johnson-Odom, ma in generale l’intera squadra ha girato alla perfezione, controllando il ritmo di gioco a proprio piacimento ed amministrando in maniera solida il vantaggio ottenuto. La Virtus ha invece cercato nuovamente di appoggiarsi in maniera eccessiva sui singoli, soprattutto A. Gentile ed Aradori, oltre ai vari Slaughter e Umeh, nessuno dei quali peraltro in grado di dare una vera e propria scossa nei momenti decisivi del match.
La Reggiana ha invece retto stoicamente l’urto dell’Olimpia Milano, giocando alla pari per 35 minuti prima di crollare completamente ed arrendersi alla capolista (92-78), confermatasi in gran forma. Nonostante il crollo finale, la prestazione di tutta la squadra reggiana è stata di grande carattere, su tutti quella di Della Valle (20) e Reynolds (18), i quali nulla hanno potuto di fronte all’impatto dell’Armani a segno con 28 punti nell’ultimo periodo. Il cambio di passo finale non è certamente una novità per il roster milanese, che ha bisogno spesso di una sveglia improvvisa per chiudere le partite in volata: in questa occasione, il protagonista è stato certamente Micov (18), concreto, continuo e cercato con fiducia dai compagni, dunque sempre più leader offensivo della squadra, fermo restando che il team di Pianigiani ha mandato ancora una volta cinque uomini in doppia cifra (oltre al Serbo, gli altri sono Goudelock, Pascolo, Jerrells e Gudaitis).
Infine, nel posticipo della domenica pasquale, la Reyer Venezia ha superato Avellino 88-74 al Taliercio, rispondendo così a Milano e mantenendo le due lunghezze di distanza in classifica. Nonostante gli Orogranata dovessero fare a meno di Bramos, il gruppo si è compattato intorno a Watt (21 pt e 6 rb) ed ha finalmente trovato in Tonut (16) un secondo violino affidabile. Notte fonda invece per la Scandone, che dal canto suo si allontana ancora dalle prime della classe con la quarta sconfitta nelle ultime cinque uscite di campionato. Avellino ha praticamente retto soltanto per un tempo, calando vistosamente dopo metà partita, probabilmente pagando il gran dispendio di energie dei primi 20’, dominati dalle difese e dall’atletismo e caratterizzati da tante palle perse (a fine gara 17, molte delle quali forzate dal pressing della Reyer). Non sono bastati dunque i 22 punti del solito Rich ed 16 (con 7 rimbalzi) di Fesenko, rispetto ad un passivo di 33 punti nell’ultima frazione valso il -14 finale, in virtù del quale gli Irpini sono stati superati da Venezia anche nella differenza canestri.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: repubblica.it