Sport

Basket - Serie A1, giornata 20: Milano e Venezia rientrano bene dalla sosta, staccata Avellino

NAPOLI, 6 MARZO – È ripartito il campionato di Serie A1 di basket, dopo i due weekend di pausa dedicati a Coppa Italia e Nazionale. La sosta potrebbe essere stata molto utile all’Olimpia Milano, che a quanto pare ha recuperato un’ottima condizione, atletica e mentale, passeggiando al Forum sulla Dinamo Sassari e mantenendo così la vetta in coabitazione con la Reyer. Staccata in classifica invece la Scandone, che ha però senz’altro da recriminare dopo una sconfitta subita soltanto a causa di uno sfortunato e rocambolesco finale al PalaDesio di Cantù. [MORE]

La prima gara del weekend cestistico ha decretato la vittoria in trasferta (pesante, in chiave-playoff) di Trento a Reggio Emilia (68-82). La GrissinBon è stata protagonista di un brutto avvio di gara, dal quale non è riuscita a riprendersi, sbagliando l’approccio mentale anche nelle altre frazioni di gioco. Dopo essersi ritrovati ad inseguire gli avversari nel punteggio sin dalla prima palla a due e dopo aver toccato anche il -20, in realtà, i ragazzi di coach Menetti sono riusciti per qualche minuto ad approfittare delle praterie concesse dalla difesa avversaria rientrando sino al -5, ma non sono riusciti poi a centrare la rimonta. Del resto, è stata una serata caratterizzata da polveri bagnate al tiro da 3 per i Biancorossi (4/22), che hanno dovuto inoltre pagare lo scotto della minor fisicità (spiccano infatti i 50 rimbalzi complessivi raccolti da Trento, di cui ben 20 offensivi).

Nel primo match pomeridiano di domenica, invece, una sfortunata Scandone Avellino ha perduto la vetta della classifica dopo esser stata costretta alla resa a Cantù per 83-82. Nella partita tatticamente più interessante della giornata, in cui si affrontavano peraltro i due migliori attacchi del campionato, Cantù ha proseguito sulla scia delle ottime prestazioni sfoggiate in Coppa Italia in qualità di rivelazione del torneo, tenendo ancora una volta testa ad una squadra tecnicamente più forte. A rompere l’equilibrio generale al PalaDesio è stata, nei secondi finali, una rocambolesca rimessa laterale, gestita per la verità malissimo dagli Irpini che hanno finito per regalare due tiri liberi a Culpepper nella conseguente transizione, entrambi poi mandati a segno dalla guardia canturina.

La squadra che più è riuscita a trarre vantaggio dalla sosta è indubbiamente l’Olimpia Milano, nettamente vittoriosa al Forum contro la Dinamo Sassari (116-93). Show balistico impressionante per l’Armani, che ha subito voltato pagina dopo i dispiaceri della Coppa, riuscendo anche a riconciliarsi con il proprio pubblico e vendicare la sconfitta patita in Sardegna nel girone d’andata. La prestazione offensiva dei Biancorossi è stata davvero folgorante, soprattutto nel primo quarto da 32 punti, come dimostrato dai 6 giocatori mandati alla fine in doppia cifra dalla compagine lombarda (12 di Micov, 13 di Tarczewski, 15 di Jerrells, 16 di Kuzminskas, 17 di Gudaitis e 19 di Goudelock). Da sottolineare inoltre la monumentale gara di capitan Cinciarini, che è riuscito a non far sentire minimamente l’assenza di Theodore distribuendo 7 assist ai compagni ed ispirando soprattutto il 14-1 con cui Milano ha subito messo il match in discesa.

Discreta anche la prestazione dell’Auxilium Torino, sulle ali dell’entusiasmo dopo la conquista della Coppa Italia ed ancora vittoriosa, anche se in volata, per 92-89 su Capo d’Orlando. Per superare la strenua resistenza dei Paladini è servita all’Auxilium anche e soprattutto una gara da vero trascinatore da parte di Vujacic, che si è esaltato in un PalaRuffini stracolmo ed ha chiuso con 28 punti, di cui i 3 decisivi nel finale (con il 100% da 2 per l’ex-Lakers). Ultimi ad arrendersi per la Betaland sono stati Campani (25 punti e 10 rimbalzi, con una grande presenza su entrambi i lati del campo) e Stojanovic (14 pt e 7 as).

Pistoia ha dovuto faticare ancora di più, tra le mura del PalaCarrara, per avere la meglio della Openjobmetis Varese, sconfitta 74-65 al termine di una partita che fino a pochi minuti prima del termine è stata una vera e propria battaglia, particolarmente ruvida e poco spettacolare dal punto di vista puramente tecnico. La grande intensità, con cui entrambe le squadre hanno cercato di portare a casa il risultato, ha garantito comunque emozioni agli spettatori. Considerando l’ottima performance difensiva di entrambi i roster, coach Esposito è riuscito a spuntarla incentivando i suoi ragazzi a non perdere fiducia nel tiro dalla distanza, largamente concesso dagli ospiti nel tentativo (praticamente riuscito) di chiudere tutte le linee di passaggio in post ed impedire eventuali pick and rolls. Alla fine, infatti, Pistoia è riuscita a segnare 15 tiri da 3, pur essendosi ritrovata a tentarne ben 43, ma migliorando nettamente l’1/10 del primo quarto. Tra le fila di Varese, buona la prestazione di Okoye (23 pt e 10 rb), forse lasciato un po’ troppo in panchina negli ultimi minuti decisivi.

Nella serata di domenica, la Reyer Venezia ha raggiunto Milano in vetta alla classifica battendo un’ottima Virtus Bologna in volata 71-70. Al termine di una partita che sembrava destinata a premiare nel risultato l’indomita prestazione della Segafredo, priva di entrambi i fratelli Gentile ed aggrappata a Umeh (24) ed Aradori (19, senza essere al 100%), ci ha pensato l’ex-Spurs Daye con una conclusione geniale da 3 sulla sirena a restituire ai Lagunari un primato ormai insperato. Oltre ai 20 pt e 7 rb del Daye probabilmente migliore della stagione, Venezia ha potuto contare anche sulla concretezza di Watt (10 pt e 7 rb, con il 71% dal campo) e sulla precisione di Tonut (11 pt e 50% sia da 2 che da 3) per riuscire a beffare gli avversari, forse spingendosi anche al di là dei propri meriti in questa gara.

Vittoria senza eccessivi patemi invece per Cremona, che ha raggiunto l’obiettivo minimo della salvezza stagionale in virtù del successo sul fanalino di coda Pesaro per 92-79. Di ritorno dagli impegni con la nazionale, coach Sacchetti ha motivato a dovere i suoi per azzannare la partita sin dai primi possessi, non lasciando scampo ai Marchigiani. Il primo quarto è stato infatti giocato a ritmi altissimi, soprattutto per la Vanoli, affidata all’estro di Johnson-Odom (25) anche in difesa, per tentare di arginare un Mika in grande spolvero (21). Pesaro ha iniziato a faticare a ribattere colpo su colpo agli avversari nel corso del secondo quarto, quando ha subito la spallata decisiva con Sims (18) e lo stesso Johnson-Odom, perdendo poi progressivamente altre soluzioni offensive nel momento in cui i padroni di casa sono riusciti a trovare le contromisure anche alle penetrazioni di Clarke (13).

Infine, la Leonessa Brescia ha inflitto a Brindisi il terzo ko consecutivo vincendo 74-60 nel posticipo di giornata, mantenendo dunque le distanze dal duo di testa e dimenticando il ko in Coppa. Neanche la partita del PalaGeorge è stata altamente spettacolare, come testimoniato dal dato relativo alle 31 palle perse da entrambe le squadre, ravvivandosi a sprazzi con le sfuriate improvvise di Landry (18 punti ma con 16 conclusioni dal campo). Brescia ha comunque portato a casa il risultato, cavalcando in particolar modo l’ottimo momento di forma degli Azzurri M. Vitali (16) e Sacchetti (14), non a caso tra i migliori in campo anche nella gara della nazionale in Romania della scorsa settimana. Pessimo, invece, l’esordio del neo-brindisino Iannuzzi (0 pt in 16’), arrivato da Torino proprio durante la pausa per cercare di invertire un trend ormai eccessivamente negativo per i Pugliesi, giunti alla nona sconfitta nelle loro ultime undici trasferte.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: legabasket.it