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Basket - Serie A1, giornata 16: colpaccio Reggiana, Avellino ko e nuovamente agganciata in vetta
NAPOLI, 23 GENNAIO – Continua l’altalena di emozioni nella parte alta della classifica del campionato di serie a1 di pallacanestro. La sorpresa della sedicesima giornata è senz’altro rappresentata dal ko di Avellino, uscita sconfitta dal PalaBigi di Reggio Emilia: i Biancoverdi campani, così, sono stati nuovamente agganciati in cima alla classifica dalle vittoriose Brescia e Milano. [MORE]
Ad aprire la giornata, la vittoria casalinga di Cantù contro Sassari dopo un supplementare, col risultato di 102-96. La RedOctober è riuscita nell’impresa di completare nell’overtime la rimonta sui Sardi, che avevano iniziato benissimo la gara ma sono vistosamente calati, grazie ad un’emozionante prestazione di squadra, con cui i Canturini hanno sopperito all’assenza di Burns (14.3 punti e 9.6 rimbalzi di media). Tra i migliori nelle fila biancoblu da evidenziare Smith (top scorer con 23 punti e 6 assist), ma anche Chappell (22 e 10 rimbalzi), senza dimenticare Parrillo (11), autore di due triple decisive nel finale.
La partita chiave della giornata era quella del PalaBigi, laddove l’ormai ex-capolista in solitaria è crollata (89-86) sotto i colpi dell’ottima pallacanestro messa in mostra dalla GrissinBon, che è riuscita anche a resistere agli assalti finali degli Irpini. Per almeno tre quarti, Reggio Emilia è sembrata davvero una grande squadra di livello europeo, capace di controllare il ritmo e la gara, senza lasciarsela sfuggire di mano, sporcando in maniera grintosa ed aggressiva i possessi avversari, come probabilmente mai in questa stagione aveva fatto. L’uomo-chiave è stato probabilmente Reynolds (10), considerando che l’uscita dal campo dell’ex-Xavier ha in pratica rimesso immediatamente in partita Avellino, che ha tentato una rimonta repentina nel finale infilando un parziale di 11-2 senza la presenza intimidatoria sotto le plance del lungo biancorosso. A 17 secondi dalla fine, con un gioco da 4 punti di Scrubb Avellino si è rifatta sotto di 2, ma non ha trovato errori degli avversari ai liberi dopo aver tentato la tattica dei falli intenzionali negli ultimi secondi. Le speranze biancoverdi si sono poi infrante definitivamente sul tabellone, che ha respinto il tentativo di buzzer-beater di Rich (molto meno brillante del solito) sulla sirena.
La Fiat Torino del neo-coach Recalcati, assunto dopo l’esonero di Banchi avvenuto la scorsa settimana, non è riuscita a bagnare con una vittoria l’esordio in campionato del suo nuovo allenatore e a bissare il successo in Eurocup contro il Lietuvos Rytas, interrompendo dunque la corsa al quarto posto in classifica con una brutta battuta d’arresto in casa contro Brindisi (68-82). I Pugliesi, che lottano per la salvezza, hanno messo in campo una voglia matta di portare via i due punti dal PalaRuffini, in particolare nel terzo quarto, quando la HappyCasa è stata in grado di rispondere colpo su colpo ai canestri di Iannuzzi (15) e di piazzare un terribile parziale di 0-19. Nonostante i 30 punti subiti nella terza frazione, Poeta ha provato a svegliare i suoi con alcune penetrazioni e a farli tornare sotto nel punteggio, ma dopo un fallo tecnico fischiato a Patterson ed un antisportivo a Vujacic, Suggs e gli imprendibili Lalanne (15) e N. Moore (26) hanno dato la batosta decisiva alla Auxilium, consentendo a coach Vitucci di prendersi una bella rivincita da ex di turno.
La Virtus Bologna ha invece vinto una vera e propria battaglia sul parquet di casa contro Trento (82-75): si è trattato di una partita molto dura, caratterizzata da una maxi-rissa con cui sono venuti a contatto un po’ tutti i giocatori delle due squadre, con tre espulsi (Gutierrez, Sutton ed A. Gentile), ma che alla fine le V Nere hanno fatto propria grazie ad una maggiore determinazione e ad una prova dominante di Slaughter, cha ha chiuso con 25 punti e 8 rimbalzi. Nonostante l’incontenibile furia offensiva del prodotto di San Diego State, Bologna ha avuto diversi problemi in attacco ed ha costruito molte azioni vistosamente a fatica, forzando varie volte il tiro. Ottima, però, la vittoria con cui i Bianconeri hanno potuto conquistare due punti fondamentali in uno scontro diretto in chiave-playoff, riuscendo anche a ribaltare la differenza-canestri.
Pasticci in attacco anche per la Reyer, che si ferma al Taliercio contro Varese (63-75) dopo 4 vittorie di fila, fallendo così l’aggancio al vertice dopo la sconfitta di Avellino. Irriconoscibile l’atteggiamento offensivo di Venezia, che ha realizzato 19 canestri di squadra sui 53 tentativi complessivi, portando inoltre i soli Bramos (14) e Watt (10) in doppia cifra. Tra le motivazioni principali della battuta d’arresto, probabilmente l’eccessiva stanchezza di qualche uomo-chiave, ma anche il fattore-Pelle, sofferto tantissimo nel pitturato, soprattutto nella prima frazione di gioco. Dall’altra parte, morale completamente opposto per i Lombardi, che hanno interrotto una striscia di 5 sconfitte consecutive, cavalcando e mettendo in vetrina soprattutto l’asse Tambone-Cain (17 punti a testa).
Ad approfittare della sconfitta della Sidigas è invece Brescia, che la raggiunge in classifica dopo aver regolato Pesaro 88-70. La Germani ha dovuto faticare più del previsto per contenere le scorribande di D. Moore (27), ma si è comunque mostrata nettamente più forte degli avversari, sia per il cinismo sia per la fisicità (42-21 il conto dei rimbalzi). Dopo un primo tempo chiuso in svantaggio (merito di D. Moore), al rientro sul parquet dopo l’intervallo lungo la Germani ha cambiato improvvisamente marcia, sia nella metà campo offensiva con L. Moore (24), Landry (15), Hunt (13) ed i 9 assist di L. Vitali, sia in quella difensiva, concedendo solo 7 punti a D. Moore e facendo in modo che nessun lungo pesarese mettesse a segno punti nell’ultimo quarto. Nonostante buoni sprazzi, la VL resta dunque sul fondo della classifica, in virtù della vittoria di Brindisi al PalaRuffini.
La TheFlexx Pistoia ha aperto il suo girone di ritorno abbattendo la malcapitata Orlandina per 91-69, sotto i colpi di Gaspardo (22 punti e la leadership necessaria per sopperire all’assenza di Bond), Laquintana (12 punti, 3 assist e 6 rimbalzi) e Magro (15 punti, 4 assist e 8 rimbalzi). I Toscani hanno così interrotto una striscia negativa di 5 ko consecutivi e scavalcato proprio i Paladini in classifica. In quello che si profilava a tutti gli effetti come uno scontro diretto, Pistoia ha sicuramente fatto valere il suo maggiore tasso tecnico rispetto ai Siciliani, ma importantissima è stata anche la spinta del pubblico del PalaCarrara, che cercherà di tornare ad essere un fattore nella seconda parte di stagione.
Infine, nel posticipo del lunedì, altra vittoria con brivido per l’Olimpia Milano dopo quella ottenuta a Vitoria in Eurolega col canestro finale di Theodore. A decidere il match ad un secondo dalla fine questa volta è stato il Lituano Kuzminskas, giunto in Italia dalla NBA da poche settimane e per la prima volta risolutivo, con un alley-oop propiziato dall’assist di Micov direttamente da rimessa laterale (in uscita dall’ultimo time-out di coach Pianigiani che aveva sicuramente disegnato lo schema). Battendo la Vanoli Cremona (82-80), l’Olimpia ha così anche realizzato l’obiettivo di raggiungere Avellino e Brescia in testa alla classifica, completando una settimana praticamente perfetta dal punto di vista dei risultati. Gara da mvp per Kuzminskas, che ha chiuso con 19 punti e 9 rimbalzi, rendendo vani i 20 punti di un super-Martin, che aveva provato a trascinare i suoi ad un’insperata rimonta nella ripresa. Cremona ha dovuto alla fine arrendersi ai padroni di casa dopo avere, tra l’altro, fallito tre “match-points”: prima con Johnson-Odom che ha completamente sprecato un possesso, poi Milbourne che ha steccato ai liberi, infine con una rimessa gettata nelle mani degli avversari che hanno a quel punto potuto chiamare il time-out decisivo e beneficiare dell’ultimo possesso.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: pallacanestroreggiana.it