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Basket - Serie A1, giornata 14: Brescia ancora sconfitta; Avellino e Milano balzano in testa

NAPOLI, 9 GENNAIO – La penultima giornata di stagione regolare sorride all’Olimpia ed alla Scandone, che si portano, appaiate, in testa alla classifica, approfittando della quarta sconfitta patita da Brescia, stavolta sul parquet di Torino. Si fa serrata, intanto, la lotta a metà classifica per accedere agli ottavi di finale di Coppa Italia, con ben cinque squadre in 2 punti. [MORE]

Proprio tra queste, è rientrata anche la RedOctober Cantù, infliggendo il terzo pesante ko consecutivo in campionato ad un’Orlandina che appare evidentemente in crisi. Decisiva, nella vittoria per 96-73, una partenza sprint per i padroni di casa, con le maiuscole prestazioni di Chapell (16 pt e 8 rb) e Smith (18 pt, 4/7 da 3 e 5 assist). Al PalaBancoDesio, in effetti, non c’è mai stata partita e dopo 5’ la RedOctober era già avanti di 10 punti, riuscendo poi a non concedere alcun tentativo di rimonta agli avversari.

La Germani Brescia è uscita con le ossa rotte anche dal PalaRuffini di Torino, dove la Fiat è riuscita a togliersi la soddisfazione di battere l’ormai ex-capolista (95-86), che è incappata così nella quarta sconfitta nelle ultime cinque partite complessive. Alla Leonessa non sono bastati i 22 pt di capitan Moss (anche 7 assist e 5 rimbalzi per lui), soprattutto a causa di un pessimo inizio (-16 a fine primo quarto) con cui è stato indubbiamente compromesso il match. Brescia ha poi provato a rimontare negli ultimi 10’, anche sfruttando la stanchezza dei Piemontesi, arrivando fino a due possessi di distanza senza però riuscire, alla fine, a completare la rimonta.

Anche Venezia ha approfittato del nuovo passo falso di Brescia, agganciandola in classifica grazie ad una vittoria (72-71) contro Pesaro. La grinta della VL aveva in effetti messo in grande difficoltà i campioni in carica, che sono però riusciti in volata ad evitare il colpaccio, soltanto sfiorato dagli ospiti. Dopo aver tentato la fuga nei primi minuti con Peric a fare la differenza (15 punti e 9 rimbalzi), la Reyer ha subito poi il fortissimo rientro di Pesaro, in grado di agguantare la parità sul 65 soprattutto grazie all’impatto della coppia Ceron-Monaldi (26 punti in due). Alla fine è stato decisivo l’aiuto difensivo di Watt (14 punti con l’86% dal campo) su Monaldi, con meno di 7” sul cronometro, con cui è stata forzata la palla persa nell’ultimo possesso ospite.

Complice la sconfitta di Pesaro, la HappyCasa Brindisi è riuscita ad abbandonare l’ultimo posto in classifica (ora appannaggio proprio della VL), ottenendo nel contempo 2 punti fondamentali nella trasferta a Reggio Emilia (73-77 il risultato). Al PalaBigi, in verità, sono stati i padroni di casa a fare la partita, senza tuttavia riuscire poi a tenere difensivamente nel finale, come spesso accade agli uomini di coach Menetti. Fatale anche una svista degli arbitri, che non hanno ravvisato un’interferenza a canestro della difesa di Brindisi su un tentativo di Della Valle, il quale era riuscito ad appoggiare la palla sul tabellone prima della stoppata. Le possibilità di accedere alla final eight di coppa appaiono dunque definitivamente tramontate per la GrissinBon.

Non sono invece tramontate le possibilità per la Dinamo Sassari, che si è anzi aggiudicata lo scontro diretto con Trento (78-67), mettendo peraltro cinque giocatori in doppia cifra: Bamforth (23 con 6/7 da 3), Planinic (12), Pierre (13), Hatcher (12) e Polonara (11). Sassari ha condotto nel punteggio fin dal primo quarto ed allungato in avvio di ripresa, fino ad arrivare a +16; Trento, invece, è riuscita anche a rientrare in partita tra la fine del terzo e l’inizio del quarto periodo, ma non ha saputo trovare continuità nel proprio rendimento nel corso del match, pagando alla lunga le pessime percentuali di tiro dei primi 20’.

Terza vittoria consecutiva per la Vanoli Cremona, che ha battuto Varese al PalaRadi per 80-72 mostrando una grande organizzazione di gioco in entrambe le fasi (frutto del gran lavoro di coach Sacchetti). La partita è stata divertente anche per gli alti ritmi mantenuti da entrambe le squadre, a fronte delle rivedibili percentuali di tiro. Pur andando sotto nel conteggio dei rimbalzi (33-41), la Vanoli è stata brava a trovare falli in mezzo all’area che hanno portano in dote 22 viaggi in lunetta per i suoi giocatori. Il miglior marcatore del match è stato il solito Johnson-Odom, con 17 punti in 30 minuti, conditi da 3 rimbalzi, 2 palle recuperate, 4 assist e 5 falli subiti.

In vetta, la Sidigas Avellino ha battuto Bologna 87-59, archiviando la pratica sostanzialmente già nel primo tempo, chiuso sul 44-25, dilagando peraltro nel secondo tempo come dimostrano le 10 schiacciate di squadra. Fesenko ha dominato in entrambe le aree, segnando 14 punti quasi tutti nel pitturato, ma la chiave è stata la sofferenza della difesa virtussina contro l’atleticità degli esterni in maglia biancoverde. Brutta, invece, la prestazione della Segafredo, probabilmente la peggiore da inizio stagione, con il rischio peraltro che si allontani ora la qualificazione in coppa.

In testa alla classifica con Avellino c’è ora anche l’Olimpia Milano, che è tornata a dominare in campionato dopo le sofferenze di Eurolega, centrando la quarta vittoria di fila (63-79) sul difficile parquet del PalaCarrara, tradizionalmente ostico per i Biancorossi. Contro Pistoia, l’Olimpia ha davvero giocato da grande squadra, andando subito avanti nel punteggio e controllando le folate dei ragazzi di coach Esposito, rientrati fino al -1 ad inizio terzo periodo sulla scia di uno scatenato McGee (quattro triple di fila e 16 punti), ma tenuti a bada con organizzazione difensiva e panchina lunga. Coach Pianigiani ha anche ritrovato un ispirato Bertans (16 punti, anche lui con 4 triple) e la personalità di Kuzminskas, che ha chiuso i giochi nel finale con due canestri da campione nonostante una serie di disastri nei precedenti 36’.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: avellino-calcio.it