Basket, Milano batte Siena e conquista il tricolore. L'Olimpia sul tetto d'Italia dopo 18 anni
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
MILANO, 28 GIUGNO 2014 - Dopo un’attesa lunga 18 anni la Milano del Basket torna sulla vetta d’Italia e festeggia il suo 26esimo scudetto. Una vittoria, quella dell’Olimpia, giunta in gara -7 contro Siena, avversario che a pochi giorni dal fallimento societario ha dimostrato ancora una volta tutto il suo valore sportivo ed umano.
Una gioia immensa ed irrefrenabile quella dei più di 12.000 spettatori presenti al Forum che alla sirena finale hanno potuto liberare l’attesa di desideri e sogni finalmente realizzati. Una felicità contagiosa che si è manifestata per tutta la serata in città, con i Navigli ed il Castello Sforzesco trasformati in una succursale del palazzetto, con centinaia di tifosi piazzati dinanzi ai due maxi schermi allestiti dal Comune, e caroselli festanti al termine della gara. «È un enorme soddisfazione, soprattutto per tutta la squadra – dice il patron Armani durante i festeggiamenti negli spogliatoi –. Ho sentito che c’era la volontà di vincere».
D’altronde quella dell’Olimpia era una vittoria annunciata da tutti fin dall’inizio di stagione, troppo forte il roster milanese rispetto agli altri avversari per poter fallire il traguardo. Ma si sa, nello sport, così come nella vita, nulla è dato per scontato. E allora ecco come l’EA7 ha dovuto faticare e sudare non poco per rialzare dopo lunghi 18 anni la coppa dei campioni d’Italia al cielo. Sono state, infatti, 18 le gare di playoff: 5 ai quarti contro Pistoia, 6 al successivo turno contro Sassari ed infine 7 nella finale contro l’intramontabile Siena.
Non a caso coach Luca Banchi, per lui è il secondo titolo consecutivo con due squadre diverse, non nasconde la propria soddisfazione per un titolo giunto al termine di una stagione lunga e complicata: «Una buona stagione, senza esaltarsi. Annata da 80 partite, in cui era impossibile mantenere sempre la stessa intensità, ma questo finale rende giustizia a una squadra che ha iniziato tra mille difficoltà e poi ha vissuto un crescendo formidabile». Ma Banchi riconosce l’onore della armi agli avversari «che hanno reso la finale straordinaria e hanno fatto un ciclo di dieci anni indimenticabile. Ci ho sempre creduto a questo scudetto – conclude – avevamo bisogno solo di rimanere concentrati, gara -5 è stata una lezione».[MORE]
Già quella gara-5 dove Siena riusciva a vincere proprio nella tana del nemico per poi fallire il match point decisivo mercoledì scorso. Ieri sera, lo scontro finale, con Siena che è capitolata dinanzi un’Olimpia determinata e assetata di vittoria, al termine di una gara tirata come dimostra il punteggio di 71-64.
(Immagine da gazzetta.it)
Giovanni Maria Elia