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Basket: i commenti post gara di A2 femminile San Salvatore Selargius - Cignoli Broni

Commentare una sconfitta non è mai semplice. Vestendo la casacca giallo nera si riesce però a vedere positivo anche dopo una giornata storta, dove anche un pizzico di malasorte in meno avrebbe regalato il sorriso ad una platea come al solito festante e vicinissima alle loro beniamine. [MORE]Regale l’atteggiamento a fine partita di coach Fabrizio Staico che si è comunque complimentato con le ragazze, conscio che il lavoro settimanale prima o poi consentirà loro di avere maggiore convinzione nelle fasi nevralgiche della gara:
“Siamo partiti senz’altro male – esordisce il tecnico - poi siamo stati bravi a recuperare e andare avanti con un discreto margine di vantaggio. Nella gestione dei palloni finali abbiamo commesso grosse ingenuità, dove il vantaggio devi consolidarlo e non buttarlo via”. Con la mente ritorna a quelle situazioni concitate, quando con maggiore lucidità mentale le avversarie non si sarebbero più avvicinate: “E’ successo che abbiamo passato la palla al momento sbagliato, ci siamo affrettati ad andare al tiro quando invece sarebbe stato meglio attendere ancora qualche istante. Sono tutte soluzioni che ci possiamo raccontare ma che da applicare nel corso degli allenamenti sono molto difficili”. La cura esiste, forse, ma di sicuro non agisce in maniera repentina: “Abbiamo bisogno di vivere le partite per compensare il gap di ingenuità e di inesperienza – continua l’allenatore selargino – il bilancio rimane comunque positivo. In generale il collettivo ha dato parecchio”. Poi si complimenta con chi ha offerto prestazioni davvero convincenti: “Senza dubbio sul piano realizzativo Anna Lussu e Beatrice Morselli; Emanuela Tinti ha trovato più delle altre volta la via del canestro nella maniera che le appartiene, anzi è una abilità che deve consolidare sempre di più e trarne maggiore fiducia. Siamo in crescita e in questo percorso ci sta di giocare contro squadre come il Broni e purtroppo inciampare sul finale”. Uno sguardo al futuro immediato: “Ci attendono due partite importanti (Virtus e Muggia) – conclude Staico - perché di seguito affronteremo in trasferta avversarie di caratura superiore che hanno ambizioni diverse dalle nostre (Venezia e Milano).

MORSELLI, LUSSU E TINTI: IL LATO FELICE DELLA SQUADRA

In tre hanno realizzato il 79% dei punti totali della squadra. Beatrice Morselli, Anna Lussu ed Emanuela Tinti sono state di gran lunga le più scatenate in attacco. Il neo acquisto proveniente dalla Woman Campobasso ha ottenuto le sue prodezze grazie al fattore 22: tali sono stati i punti realizzati in 22 minuti di gioco effettivo. Non si può pensare bene di questo talento spezzino che guarda caso ad agosto ha compiuto… 22 anni.
“Non è bastata la mia ottima prestazione anche se sono soddisfatta – ammette Beatrice - purtroppo Broni possiede un roster di tutto rispetto. Noi ci abbiamo provato in tutti i modi, potevamo evitare qualche distrazione e qualche errore, ma a parte tutto mi sembra che nel complesso abbiamo fatto un’ottima prestazione. Da parte mia di errori ne ho commesso pure oggi, stasera i canestri sono entrati, però personalmente dovrò lavorare ancora tanto”.
A fine gara Anna Lussu ci confida che non stava affatto bene di salute; c’è da domandarsi che cosa avrebbe combinato con uno stato di forma eccellente: “Ho dato il massimo, non credo di rimproverarmi nulla – sottolinea la sprinter del parquet - negli ultimi due tempi abbiamo peccato un po’ in difesa con la zona, però si va avanti, ci concentriamo sulla prossima gara”. E che gara quella che giocheranno con la blasonata Virtus Cagliari: “Il derby sarà molto intenso, entreremo in campo particolarmente motivate, poi posso anche immaginare la baldoria del Pala Restivo”. Come dimenticare al più presto l’incidente di percorso col Broni? “Penso che in questi giorni ci sia da rivedere la difesa – ribadisce Lussu - ma è altresì vero che sono stati sbagliati tanti tiri. Purtroppo siamo state anche sfortunate perché molte volte il ferro non è stato benigno nei nostri confronti. Ma sono ottimista per il futuro”.
Il capitano giallo nero Emanuela Tinti deve congedarsi dalle amiche più care che l’hanno aspettata per complimentarsi della convincente prova offerta. Il primo pensiero va alla squadra e al come uscire a testa alta da certe situazioni: “Dobbiamo diventare un po’ più furbe – commenta - ma a furia di giocare penso che ci riusciremo. Non mi lamento della mia prestazione anche se potevo fare qualcosa in più in attacco, mentre in difesa posso ritenermi contenta. Ho da rimproverami la perdita di possesso di due palloni, però in generale è andata bene. Non mi so spiegare il perché di questi momenti di autentico black – out, giochiamo con tanto ritmo, spesso perdiamo la testa, però nel caso del primo allungo iniziale delle ospiti non possiamo certo imputarlo all’affaticamento, dobbiamo entrare in campo maggiormente concentrate. Forse eravamo agitate perché contro una neopromossa come noi, sentivamo quasi l’obbligo della vittoria. Per le prossime partite dovremo essere più tranquille, queste opportunità non possiamo perderle. Con la Virtus abbiamo sempre disputato delle amichevoli, avere ora la possibilità di affrontare una veterana di questo campionato mi emoziona non poco. Dobbiamo recuperare i due punti persi col Broni a tutti i costi”.

MARIANO CONTU VUOLE MAGGIORE CONTINUITÁ

Negli occhi dei dirigenti si legge un po’ di amarezza, ma anche in loro vi è la consapevolezza che alla lunga il lavoro premierà. Il medico sociale Mariano Contu è dovuto intervenire due volte per togliere dagli impicci fisici prima Roksana Yordanova e poi una giocatrice ospite: per loro niente di preoccupante. A parte ciò ha avuto modo di seguire con attenzione l’andamento della gara: “Nei momenti clou, durante i quali potevamo chiudere la partita – rimarca Contu - abbiamo peccato d’inesperienza, ci siamo fermati perdendo occasioni su occasioni. E questo l’abbiamo pagato. Ci sono stati momenti in cui siamo stati incapaci di difendere con più convinzione e così facendo si spiana la vittoria alle avversarie. Quando il gioco è stato espresso a livelli superlativi, abbiamo dimostrato di avere una marcia in più. Sul più 11, però, ci è mancato il coraggio di chiudere la partita. Siamo stati puniti perché abbiamo concesso troppo. Chi sbaglia paga ma sono sicuro che ci rifaremo, soprattutto se lavoreremo sulla continuità, perché, sinceramente, stasera ho visto troppe pause”.

COACH FASSINA “NEL CONTINUO SALISCENDI LA FORTUNA CI HA SORRISO”

Se il Cignoli è riuscito a strappare la preziosa vittoria in trasferta, lo deve anche alle voci baritonali dei Viking, uno sparuto gruppo di supporter che ha avuto il merito di inebriare il pallone con cori e slogan senza soluzione di continuità. Sull’esito del campo si esprime l’allenatore della squadra dell’Oltrepò pavese Paolo Fassina: “Abbiamo assistito ad un continuo saliscendi, alla fine l’abbiamo spuntata perché la fortuna, quando le partite arrivano in una situazione incerta fino alla fine, può essere una componente determinante. Siamo riusciti a trovare i canestri nei momenti decisivi, inoltre la nostra difesa a zona è stata molto efficace, permettendoci di avere qualche tiro più facile. La trasferta è stata impegnativa, il San Salvatore è squadra di grande intensità, spessore agonistico e qualità tecnica. L’obbiettivo nostro e del club sardo è di disputare un campionato possibilmente tranquillo, mi auguro che sia noi, sia Selargius possano entrare tra le prime nove, perché al contrario vedo i play – out come dei terni al lotto. Cercherò di evitarli a tutti i costi e credo che anche le nostre avversarie faranno altrettanto”.

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