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CAGLIARI, 18 OTTOBRE 2015 – Dopo lo scivolone in Eurolega costato la sconfitta contro i turchi del Darussafaka, i giganti della Dinamo cadono in casa nel posticipo della terza giornata di campionato. I sassaresi, autori, nel terzo quarto, di una strepitosa rimonta, non riescono a imporsi sull’Enel Brindisi dell’ex Kadji e, al PalaSerradimigni, i pugliesi vincono col punteggio di 92 a 78. [MORE]
In avvio, Sacchetti manda in campo Haynes, Petway, Logan, Eyenga e Varnado, mentre coach Bucchi sceglie Reynold, Banks, Scott, Zerini e Kadji. Gli ospiti partono in quarta e, in breve tempo, si portano avanti grazie ai centri di Kadji e Banks. Sassari, invece, nei minuti iniziali non riesce a centrare il canestro, ma poi prova comunque a ridurre il distacco con Varnado, Alexander e Stipcevic e chiude il primo quarto sotto di otto lunghezze (18-26). Brindisi, col coltello tra i denti, impedisce agli isolani di avvicinarsi e prende il largo: David Logan tiene a galla i suoi con dodici punti dalla lunetta, ma sono evidenti la difficoltà e la sofferenza della Dinamo, che all’intervallo è sotto di diciassette lunghezze (34-51). La formazione di Piero Bucchi apre il terzo quarto col canestro che vale il +20, ma i biancoblu, presi per mano dall’ottimo Marquez Haynes, autore di una serie di triple pesantissime, riescono a dimezzare lo svantaggio. Sacchetti, Stipcevic, Eyenga e ancora Haynes, poco dopo, portano i sardi a un punto dai brindisini. Soltanto il centro di Kadji all’ultimo secondo permette agli ospiti di chiudere il quarto sul +3 (69-72). Haynes e Petway consentono alla Dinamo di agguantare il pareggio all’inizio dell’ultima frazione ma, sul più bello, la squadra di Meo Sacchetti perde di nuovo la rotta e l’identità. Gli ospiti ringraziano per la seconda occasione, costruiscono un margine di quattordici punti e mettono in tasca una vittoria pesantissima (78-92).
Nel post partita, mister Pietro Bucchi è soddisfatto sia per il cospicuo vantaggio che i suoi hanno saputo creare nella prima parte di gara, sia per la reazione avuta dalla sua squadra nel finale, una reazione che ha permesso ai suoi ragazzi di portare a casa il risultato. Sul fronte opposto, invece, Meo Sacchetti ammette: “Abbiamo giocato un quarto molto bene e tre quarti molto male. Abbiamo subito break importanti ma c'è stata anche la bella fiammata dei nostri piccoli e una buona difesa. Poi però non siamo riusciti a trovare alternative e questo è pericoloso, così come lo è prendere 20 rimbalzi in meno in Eurolega. Non è un approccio da Dinamo e dovremo lavorare su questo: poi, sotto canestro, tutti devono dare di più”.
Anche i due giocatori più rappresentativi delle due formazioni hanno espresso il loro parere sulla sfida. David Logan, della Dinamo, ha ammesso l’approccio sbagliato, pur non nascondendo la soddisfazione per un terzo quarto “grandioso”. L’ex della partita, Kenny Kadji, nonostante l’emozione per il ritorno nel palazzetto che anche per lui fu teatro di grandi vittorie, ha sottolineato il suo desiderio di dare il massimo per dimostrare di essere, anch’egli, campione d’Italia come i giganti biancoblu.
(Foto da: dinamobasket.com)
Vanna Chessa