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Basket - Coppa Italia: Cremona e Cantù battute, la finale sarà Torino-Brescia
FIRENZE, 18 FEBBRAIO – L’Auxilium Torino e la Leonessa Brescia si contenderanno in finale l’edizione 2017-2018 della Coppa Italia di basket. Per entrambi i club si tratta della prima finale raggiunta in questa competizione, dunque entrambe le squadre saranno affamate di successo e daranno tutto in campo per succedere all’Olimpia Milano nell’albo d’oro del torneo. [MORE]
Nel match pomeridiano del Mandela Forum, la Fiat ha sconfitto Cremona 92-87 dopo un extra-time (il secondo in tre giorni per la Vanoli, considerando anche quello di giovedì contro Avellino). Il gioco è stato duro e poco fluido, ma nel complesso la gara è stata accesa ed intensa, a tratti anche gradevole nonostante i tanti errori (non solo al tiro) da ambo le parti (39% dal campo e 36 palle perse per la Vanoli, 43% al tiro e 20 errori nella gestione del possesso per quanto riguarda invece la Fiat). Cremona ha iniziato col piede sbagliato la gara, perdendo anche Fontecchio, richiamato in panchina dopo 69” a causa di due falli spesi troppo prematuramente, ma ha poi trovato il primo allungo con il suo quintetto americano e la predominanza nel pitturato (17-8 il conto dei punti trovati all’interno dell’area dalle due squadre nella prima frazione). Da evidenziare anche lo 0/5 dall’arco con cui l’Auxilium è arrivata al primo mini-riposo. Nel secondo quarto è stato il turno della Vanoli forzare tante conclusioni, col risultato di regalare altrettante transizioni sistematicamente punite dagli avversari. Il primo sorpasso dei Piemontesi è stato però prontamente rintuzzato da due triple di Ricci e Martin, arrivate proprio nel momento di maggior bisogno per Cremona: le squadre sono così arrivate all’intervallo lungo sul 40-40, entrambe con un rivedibile 5/27 dalla distanza. I tanti errori tecnici si sono ripetuti poi anche nella ripresa, se solo si considerano le 22 palle perse nella sola prima metà del terzo periodo, ma Torino ha provato a mettere la testa avanti riuscendo ad avere la meglio a rimbalzo d’attacco (11 nel quarto, 15 totali) mentre Cremona ha vissuto un’ampia fase di gioco a sprazzi, trovando ossigeno soprattutto con le folate di D. Diener (11) e Johnson-Odom (14). A 8’30’’ dalla fine è arrivato però il quarto fallo personale di quest’ultimo, che ha costretto coach Sacchetti a gettare nuovamente nella mischia Fontecchio, il quale ha comunque risposto con grande prontezza facendosi subito notare con due triple ed un fallo subito al terzo tentativo da dietro l’arco. La Vanoli ha però lasciato per strada diversi punti a causa di errori in lunetta e non è riuscita ad effettuare il controsorpasso, ma ha quantomeno forzato l’overtime dopo una bella stoppata di D. Diener su Blue (17). Nel supplementare Cremona ha faticato ancora di più contro la zona e così prima Garrett e Vujacic e poi Washington hanno dato fiato all’Auxilium, chiudendo il match con gran lucidità senza farsi rimontare.
Nella seconda semifinale, è toccato a Brescia e Cantù regalare un’altra gara vibrante al pubblico del PalaMandela, terminata con la vittoria della Leonessa per 82-87 dopo un tempo supplementare. Proprio Brescia è riuscita ancora una volta ad impattare subito il match partendo forte con impegno, ritmo e difesa molto muscolare. I Brianzoli sono poi riusciti a sbloccarsi con due triple dei due migliori, Thomas (20) e Smith (19), trovando poi addirittura un netto controparziale per riportarsi sul 16-12, cavalcando l’intensità di Chappell (17). Già a fine primo quarto è però iniziato lo show dei fratelli Vitali (10 e 19 rispettivamente per Michele e Luca, cui sono da aggiungere tra l’altro 9 rimbalzi di quest’ultimo), i quali hanno combinato per alcune transizioni che hanno nuovamente cambiato l’inerzia della partita; ad inizio secondo quarto, infatti, la Germani ha avuto buon gioco nel chiudere l’area con Ortner, tornando a difendere forte e raddoppiando sugli uomini chiave degli avversari (in particolare, i già citati Thomas, Smith e Chappell): ciò ha ovviamente portato benefici anche in attacco, concretizzatisi nella magia con cui Moss ha segnato sulla sirena del secondo parziale il canestro del +4, importante per andare all’intervallo con più di un possesso di vantaggio. Ancora una volta, Brescia è uscita molto aggressiva dagli spogliatoi, trovando anche le mani calde di Landry (17) e Moore (15). Cantù però non si è data per vinta ed ha trovato nuove risorse raschiando il fondo delle proprie energie, riuscendo a rifarsi sotto di 1 punto grazie all’ex Burns e a Smith. Il carburante, per i Brianzoli, è sembrato esaurito anche nell’ultima frazione di gioco, quando le rotazioni più profonde a disposizione di coach Diana si sono fatte sentire, tenendo conto anche del quarto fallo con cui Cournooh è stato costretto ad uscire in vista del finale. La RedOctober ha mostrato però ancora il suo cuore infinito con due triple di Rishon e Parrillo, per poi trovare addirittura il canestro della parità con Thomas (74-74 al 39’). Come spesso accade, nell’overtime si è segnato invece con il contagocce ed il possesso decisivo è arrivato dal quinto fallo (discutibile) fischiato a Burns in attacco, cui ha fatto seguito una brutta palla persa di Thomas ed i due liberi mandati a segno da Landry sul conseguente fallo intenzionale, che hanno regalato a Brescia una storica finale.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: it.eurosport.com