Cronaca

Barcellona, il punto sulla giornata di ieri e di oggi

BARCELLONA, 18 AGOSTO - Sono circa le 17 del 17 agosto quando a Barcellona un furgone bianco a noleggio investe i passanti sulla Rambla, la via più turistica, vicino a Placa de Catalunya. Il bilancio attuale è di 13 morti e circa 100 feriti, mentre due connazionali italiani hanno perso la vita.[MORE]

Da chiarire invece la scoperta dell’identità dell’attentatore: dopo l’attacco infatti la persona in questione sarebbe fuggita e la polizia la starebbe cercando. A seguito del tragico evento, l’Isis ha rivendicato l’attentato, che è dunque il primo in Spagna, dato che le autorità trattano la questione come atto terroristico.

I due italiani morti sono Bruno Gulotta, 35enne di Legnano, e Luca Russo, originario di Bassano del Grappa. La notizia è stata confermata anche dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Sulla vicenda di Barcellona si ricerca Mousa Oukabir, presunto conducente del Van. Il diciassettenne sarebbe infatti stato alla guida del furgone che ha causato la tragedia.

A Barcellona deve aggiungersi la vicenda di Cambrils, ragion per cui il bilancio operato dalla stampa è di 14 morti. Va precisato che i fatti di Cambrils sono successivi all’attentato a Barcellona delle 17: nelle prime ore della mattinata di oggi, la polizia è intervenuta con un blitz che ha ucciso cinque persone a bordo di una auto che era entrata nella zona del lungomare e aveva investito delle persone.

Una delle persone investite è morta, aggiungendosi al triste bilancio dell’attentato di Barcellona. Altre cinque persone sono rimaste ferite, mentre due sarebbero in gravi condizioni. Le cinque persone uccise dalla polizia nel blitz sembravano inizialmente indossare cinture esplosive: il ministro degli Interni della Catalogna, Joaquim Forn, ha smentito tale notizia.

In mattinata la polizia aveva inoltre valutato la possibilità di una corrispondenza tra uno dei terroristi di Cambrils ed il conducente del furgone a Barcellona: su questo non risultano tuttavia conferme, mentre è certa la caccia partita nei confronti di Oukabir. Il presunto autore si sarebbe infatti reso in passato anche protagonista di dichiarazioni di odio nei confronti degli infedeli, che avrebbe ucciso «lasciando in vita solo i musulmani che seguono la religione».

Tuttavia, non vi sono ancora certezze investigative. Il comandante della polizia catalana Josep Lluis Trapero non ha ancora escluso che il conducente del furgone killer possa essere stato ucciso dalla polizia stessa nel blitz di Cambrils. Tre dei cinque terroristi uccisi a Cambrils sono invece stati identificati.

I Mossos d’Esquadra, ovvero la polizia catalana, hanno poi annunciato l’arresto di una quarta persona nell’ambito delle indagini su Barcellona e Cambrils. Le tre persone precedentemente arrestate sono due cittadini marocchini e uno spagnolo proveniente dall’enclave di Melilla, in territorio marocchino.

Secondo fonti dell’antiterrorismo spagnolo, dietro questi attacchi vi sarebbe una vera e propria cellula terroristica, composta da 12 persone. Alle vicende di Barcellona e Cambrils va anche aggiunto ciò che si è verificato in altre parti vicino a Barcellona. Ad Alcanar, 200 chilometri a sud di Barcellona, la polizia ha parlato di una esplosione correlata all’attentato. Qui una cellula di terroristi stava preparando da tempo un attacco, dato il ritrovamento di bombole di butano e propano. L’esplosione sarebbe avvenuta secondo la stampa per un errore nel preparare gli esplosivi da utilizzare nell’attacco.

Nell’esplosione una persona è morta, mentre altre sei sarebbero rimaste ferite. A Ripoll, invece, a 110 chilometri a nord di Barcellona, la polizia avrebbe arrestato Driss Oukabir, 28 anni, fratello maggiore del ricercato numero uno dell’attentato a Barcellona. Il 28enne risulterebbe colui che ha noleggiato il furgone. Secondo la stampa, Oukabir si sarebbe presentato volutamente alla polizia dicendo che i documenti sarebbero stati rubati dal fratello. Il quotidiano El Pais ha tuttavia smentito quest’ultima ricostruzione. Sempre a Ripoll, altre due persone collegate all’attentato sono state arrestate.

Infine, a Vic, 80 chilometri da Barcellona, è stato ritrovato un furgone che potrebbe essere stato impiegato nell’attacco ma non è ancora chiaro perché il ritrovamento sia avvenuto così lontano dal luogo della strage, che ha colpito ben 34 nazionalità riportando la paura degli attentati terroristici in Europa. Una paura tuttavia rigettata da chi oggi piange le vittime ma ricorda al mondo la necessità di andare avanti. Uniti, senza che la paura prenda il sopravvento sulla vita di tutti i giorni e sui valori della quotidianità.

foto da:cronacaqui.it

Cosimo Cataleta