Politica

Barbanente invia a Zullo nota risposta su piano paesaggistico regionale

31 AGOSTO 2013 - La vicepresidente e assessore all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente, ha inviato al presidente del gruppo consiliare Pdl, Zullo, la seguente nota sul piano paesaggistico regionale:

Gentilissimo, non ritengo che il procedimento di adozione del PPTR contenga profili di illegittimità che ne possano giustificare la revoca in autotutela. Il Piano, infatti, è stato adottato seguendo scrupolosamente l’iter previsto dalla legge regionale n. 20, approvata a maggioranza dal Consiglio regionale, con l’astensione dell’opposizione, il 7 ottobre 2009.

E’ stato promosso il più ampio coinvolgimento della comunità regionale nella definizione degli obiettivi, contenuti e indirizzi del piano convocando ben 13 Conferenze articolate per aree territoriali e in diverse fasi temporali, alle quali hanno partecipato i rappresentanti di enti, associazioni, forze sociali, economiche e professionali, che in quelle sedi hanno apprezzato il lavoro svolto e hanno dato indicazioni puntualmente recepite.

La Giunta regionale, tenendo conto delle risultanze di tali conferenze, ha quindi adottato lo schema di PPTR pubblicandolo per estratto sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia e in ogni sua parte sul sito Internet, dandone avviso sulla Gazzetta ufficiale e su un quotidiano diffuso in ciascuna provincia. Per assicurare la concertazione istituzionale, lo schema di PPTR è stato sottoposto alla cabina di regia delle autonomie locali e alla Conferenza di servizi, alla quale hanno partecipano rappresentanti delle amministrazioni statali, dei soggetti pubblici e degli organismi di diritto pubblico con competenze di settore incidenti sul territorio della Regione Puglia. Quindi, dopo un’intensa attività di co-pianificazione con il Ministero per i beni e le attività culturali, prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, il piano è stato adottato secondo quanto previsto dallo stesso Codice e dalla legge regionale.

Poi, sempre seguendo scrupolosamente la legge, il Piano è stato trasmesso al Consiglio regionale nonché a tutti i Comuni ai fini della pubblicazione del relativo avviso all’albo pretorio e di ogni sua parte sul sito Internet per trenta giorni, perché tutti possano prenderne visione e presentare osservazioni entro il trentesimo giorno successivo. La stessa legge prevede che la Commissione consiliare competente, entro trenta giorni, esprima il proprio parere e lo trasmetta alla Giunta regionale che, tenuto conto del parere della Commissione e valutate le osservazioni, approva in via definitiva il PPTR entro i successivi trenta giorni. Alla luce di queste dettagliate indicazioni della legge e dell’iter seguito dal Piano, vi è da chiedersi come possa “ri-avviarsi l’iter di formazione secondo le procedure di cui alla LR 20/2009 - come Ella chiede - facendogli precedere e non seguire la fase di audizioni”? Se abbiamo a cuore i principi costituzionali e siamo uniti dalla volontà di definire una programmazione al tempo stesso rigorosa e condivisa, rispettiamo noi per primi le regole che noi stessi ci siamo dati.

Dedichiamo, quindi, i prossimi due mesi all’approfondimento dell’esame del Piano, all’ascolto delle rappresentanze e all’esame delle osservazioni, uscendo dalla genericità delle denunce ed entrando nel merito delle singole, specifiche eventuali criticità che è inevitabile che siano contenute in un Piano esteso all’intera regione. Nei lunghi anni di governo del territorio e del paesaggio in Puglia, speriamo di aver dimostrato almeno di saper risolvere le criticità con propensione al dialogo, equilibrio e imparzialità.

Quanto, infine, alla necessità di contemperare la tutela del paesaggio con lo sviluppo, il lavoro, l’occupazione, che ci stanno ugualmente a cuore, la parte più innovativa del Piano, che temo non sia stata colta (e forse neppure letta), è volta proprio all’attivazione di nuove economie e sistemi produttivi fondati sull’integrazione del paesaggio nelle politiche di sviluppo turistico, dell’agricoltura multifunzionale, di riqualificazione urbana, di difesa del suolo, di mobilità e trasporto, energetiche, di sostegno alle attività produttive. [MORE]

Gianluca Teobaldo