Economia
Bankitalia : L'ascesa dei Neet, oltre 2 milioni di giovani non studiano e non lavorano
ROMA, 7 NOVEMBRE 2011- Non hanno un lavoro e non lo cercano neppure o lo fanno saltuariamente. Non studiano, non si specializzano in alcun settore, sembrano non preoccuparsi del proprio futuro: sono i Neet, acronimo inglese che sta per "Not in Education, Employment or Training".[MORE]
Si tratta di giovani tra i 15 e i 29 anni, sempre più rassegnati e senza prospettive che si autoescludono dalle dinamiche sociali ed economiche del paese, preferendo i propri interessi personali alla necessità di diventare economicamente autosufficienti. Il loro profilo è quello di ragazzi sfiduciati e demotivati, disinteressati non solo al lavoro e alla formazione ma anche alla politica e all'associazionismo, e ovviamente vivono con i genitori.
Lo rileva la Banca d'Italia nel rapporto “Economie regionali”, asserendo che a oggi questa categoria di giovani ha raggiunto i 2,2 milioni. Il 56, 5% sono ragazze e il 43, 5% sono ragazzi. Il primato dei Neet è detenuto dalle città e regioni del sud Italia, nel mezzogiorno i Neet toccano punte del 33,3% più del doppio rispetto alle altre regioni italiane. Nelle regioni del nord-est sono pari al 13, 2%, in quelle del nord-ovest sono il 15,4% e al centro il 16.1%.
Fanno parte di una generazione che vive in un momento economico e sociale di grande difficoltà, con una crisi della quale non si intravede ancora la fine e che ripercuote i suoi pesanti effetti soprattutto sulle frange più deboli del mercato del lavoro, i giovani e le donne. Di fronte a questi dati, la politica deve essere in grado di mettere sul tavolo proposte concrete volte a contrastare questo fenomeno senza pregiudizi, visto che i soggetti coinvolti sono ragazzi nel pieno delle loro forze fisiche e potenzialmente “produttivi”.
Maria Lo Porto