Economia
Bankitalia, Catasto: «Fenomeni di iniquità» che favoriscono i ricchi
MILANO, 13 GIUGNO 2013 – Nel corso di un audizione al Senato, Banca d'Italia ha dichiarato, «Il divario tra i valori del catasto e gli effettivi valori di mercato degli immobili "possono generale fenomeni di iniquità», sottolineando che, «Questo scostamento tende a favorire i contribuenti più ricchi. Una spedita revisione avrebbe effetti positivi sul piano distributivo».
Tuttavia, Bankitalia avverte che «per il completamento delle diverse fasi del processo di revisione del catasto potrebbe richiedere tempi abbastanza lunghi, recentemente stimati nell'ordine del quinquennio», aggiungendo che, potrebbe essere opportuno trovare meccanismi che attenuino disparità di trattamento ingiustificate». [MORE]
Inoltre, nella suddetta audizione, Palazzo Koch si è anche soffermato sull'Imu, affermando che «le interferenze tra la politica tributaria nazionale e la fiscalità locale rendono il prelievo opaco per il contribuente. La riforma della tassazione può razionalizzare i poteri del prelievo "destinando ai comuni l'intero gettito Imu». Per la Banca centrale: «L'introduzione dell'Imu ha comportato per le imprese un forte aggravio fiscale a causa dell'incremento dei moltiplicatori": il gettito derivante dagli immobili di proprietà delle imprese e da fabbricati, negozi e uffici posseduti da persone fisiche è aumento con il passaggio dall'Ici all'Imu e si stima abbia superato, nel complesso, i 10 miliardi. Questo senza considerare terreni ed aree edificabili».
Infine, Banca d’Italia ha concluso sostenendo che: «Si può stimare che nel biennio 2013-14 i prezzi delle case (che negli ultimi 5 anni hanno subito una contrazione del 13,7%) subirebbero un nuovo calo, in media nell'ordine di due punti percentuali all'anno in termini nominali».
Rosy Merola