Estero
Bangladesh, il ricordo delle vittime di Dacca
DACCA - Lunedì 4 luglio si è tenuta a Dacca la cerimonia in memoria delle vittime del brutale attacco all’interno di un ristorante, che ha provocato la morte di 28 persone tra cui nove italiani. L’omaggio, tenutosi presso lo stadio militare del quartiere di Banani, ha visto la presenza anche della premier Sheikh Hasina. [MORE]
Nel secondo giorno di lutto nazionale, secondo fonti locali, la Hasina ha deposto dei fiori attorno alle ore 10 locali. Le bare delle vittime sono inoltre state accompagnate dalle rispettive bandiere di appartenenza: Bangladesh, India, Giappone, Italia e Stati Uniti.
Nel frattempo, vi è ancora incertezza sulla ricostruzione dei fatti, riguardo i quali il capo della polizia bengalese AKM Shahidul Haque ha smentito ritardi nell’operazione legata al blitz di salvataggio dei presenti. Secondo lo stesso Haque l’operazione sarebbe stata portata a termine in dodici ore e senza il ritardo paventato dai media.
Dubbi su Isis. Sul coinvolgimento del sedicente Stato Islamico, restano ancora forti dubbi, cui si aggiunge la smentita del governo del Bangladesh. A cavallo dei funerali di Stato delle 28 vittime, incerta è ancora la matrice e la ricostruzione dei fatti. Il ministro dell’Interno bengalese, ha parlato espressamente di questioni di rango nazionale, riconducibili ad un gruppo jihadista indigeno: Jumatul Mujhaeddin Bangladesh.
Si tratterebbe di giovani benestanti caduti nell’estremismo e nella «moda» del radicalismo, così come espresso dallo stesso ministro. Restano tuttavia divergenze e posizioni contrastanti all’interno dello stesso governo, nell’attesa di ulteriori delucidazioni provenienti dalle autorità locali.
Italia, possibile giorno di lutto nazionale. Intanto, l’Italia deciderà cosa fare circa i fatti di venerdì 2 luglio, avvenuti nella Holey Artisan Bakery. L’ipotesi maggiormente circolata è quella di celebrare una giornata di lutto nazionale, in memoria della perdita dei nove connazionali. Secondo fonti della Presidenza del Consiglio, vi sarebbe l’intenzione congiunta delle famiglie delle vittime. L’attentato, è peraltro il più grave per numero di decessi, dopo i diciannove della strage di Nassiriya. Difficile l’ipotesi di funerali di Stato, riservati negli ultimi anni solo a Placido Rizzotto e alle vittime del Tribunale di Milano.
[foto da: infooggi.it]
Cosimo Cataleta