Estero
Bangladesh: a Dacca i morti nel crollo salgono a più di mille
DACCA (BANGLADESH), 10 MAGGIO 2013 – Continuano le operazioni tra le macerie del palazzo crollato nella periferia di Dacca diciassette giorni fa. Scavando fra i resti del Rana Plaza, i soccorritori hanno estratto nella mattinata una ventina di corpi. Attualmente il numero dei morti è salito a 1.033, ma sono ancora molti i dispersi.[MORE]
Si sta cercando ora in corrispondenza dell’uscita del palazzo, al pian terreno: in questo punto si erano riuniti molti degli operai, dopo che la palazzina aveva mostrato i primi segni di cedimento. Secondo quanto affermato dal generale Azmal Kabir «molti dei corpi recuperati negli ultimi giorni erano sotto le rampe di scale dove forse avevano cercato riparo».
Il riconoscimento dei cadaveri continua, con molte difficoltà, e fino ad oggi sono state seppellite nelle fosse comuni 150 persone. Altri 100 corpi sono in attesa di identificazione con l’esame del DNA.
Nella giornata di ieri, l’americano Huffington Post ha parlato di legami tra l’azienda Benetton e la tragedia di Dacca. L’amministratore delegato Biagio Chiarolanza ha infatti dichiarato al sito web che, tra dicembre 2012 e gennaio 2013, Benetton avrebbe acquistato una piccola partita di camicie dalla società New Wave Style, responsabile della gestione di una delle fabbriche nell’edificio.
Dichiarazioni in contrasto con quanto affermato dal marchio italiano su Twitter, dove era stato negato ogni coinvolgimento. Affermazioni, quelle di Chiarolanza, che giungerebbero in seguito al ritrovamento tra le macerie di etichette Benetton, insieme con quelle di H&M, Primark, Joe Fresh e Wal-Mart.
(Fonte: Il Messaggero)
(Foto: somwhereinblog.net)
Valentina Vitali